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Papa Francesco: “La nostra vita è oggi o mai”

Papa Francesco celebra la Messa a Casa Santa Marta |  | L'Osservatore Romano, ACI Group Papa Francesco celebra la Messa a Casa Santa Marta | | L'Osservatore Romano, ACI Group

E’ nel nostro cuore il posto dove si gioca l’oggi, che si non ripeterà. E’ la riflessione del Papa nell’omelia della Messa Mattutina in Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, tutta l’omelia del Pontefice si basa su due parole: “oggi” e “cuore”.

Francesco parte dalla Lettera agli Ebrei: “La nostra vita, un oggi pieno di giorni ma dopo il quale non ci sarà un replay, un domani – spiega il Papa - un oggi nel quale noi abbiamo ricevuto l’amore di Dio, la promessa di Dio di trovarlo”.

C’è però “soltanto un solo oggi, nella nostra vita” e la tentazione è quella di dire: “Sì, farò domani”. "La tentazione del domani che non ci sarà”, rammenta il Pontefice.

“Questo lo dico non per spaventarvi – aggiunge Francesco - ma semplicemente per dire che la vita nostra è un oggi: oggi o mai. Io penso a questo. Il domani sarà il domani eterno, senza tramonto, con il Signore, per sempre. Se io sono fedele a questo oggi. E la domanda che vi faccio è questa che fa lo Spirito Santo: ‘Come vivo io, questo oggi?”.

La seconda parola che viene ripetuta nella Lettura è “cuore”. Con il cuore infatti “incontriamo il Signore” e tante volte Gesù rimprovera dicendo: “tardi di cuore”. “Nel nostro cuore si gioca l’oggi – dice Francesco-  il nostro cuore è aperto al Signore? A me sempre colpisce quando trovo una persona anziana – tante volte sacerdoti o suorine – che mi dicono: Padre, preghi per la mia perseveranza finale. Ma, hai fatto tutta la vita, bene, tutti i giorni del tuo oggi sono nel servizio del Signore, ma hai paura …? No, no: ancora la mia vita non è tramontata: io vorrei viverla pienamente, pregare perché l’oggi arrivi pieno, pieno, con il cuore saldo nella fede, e non rovinato dal peccato, dai vizi, dalla corruzione …”.

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Conclude il Papa la sua omelia: “Ma l’oggi non si ripete: la vita è questa. E cuore, cuore aperto, aperto al Signore, non chiuso, non duro, non indurito, non senza fede, non perverso, non sedotto dai peccati. E il Signore ha incontrato tanti di questi che avevano il cuore chiuso: i dottori della legge, tutta questa gente che lo perseguitava, lo metteva alla prova per condannarlo … e alla fine sono riusciti a farlo. Andiamo a casa con queste due parole soltanto: com’è il mio oggi? Il tramonto può essere oggi stesso, questo giorno o tanti giorni dopo. Ma come va, il mio oggi, nella presenza del Signore? E il mio cuore, com’è? E’ aperto? E’ saldo nella fede? Si lascia condurre dall’amore del Signore? Con queste due domande chiediamo al Signore la grazia di cui ognuno di noi ha bisogno”.