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Papa Francesco, le tre parole dello Shemà per il Pontificio Collegio Spagnolo

Papa Francesco | Papa Francesco durante un discorso in Sala Clementina | CTV Papa Francesco | Papa Francesco durante un discorso in Sala Clementina | CTV

Come deve essere la formazione di un sacerdote? Basata su quattro pilastri, dice il Papa: accademica, spirituale, comunitaria e apostolica, quattro pilastri che devono "interconettersi." Lo dice Papa Francesco ai membri del Pontificio Collegio Spagnolo San José, che proprio oggi festeggiano il 125esimo dalla fondazione e sono parte di una serie di iniziative celebrative che si svilupperanno nel corso dell’anno.

Le parole del Papa si inseriscono in un discorso che commenta le tre parole dello shemà con cui Gesù risponde al Levita: "Amare il Signore con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze". È questa la frase che Papa Francesco scompone per dare un senso alle attività del Collegio Spagnolo.

“Amare con tutto il cuore”, vale a dire “farlo senza riserve e senza dubbi, senza interessi secondari e senza cercare alcun vantaggio personale per se stessi”, andando incontro all’altro con “carità pastorale”. Una carità che è parte del miinistero sacerdotale, legata in maniera speciale “al ministero e alla fraternità”, perché Gesù ci ha costituiti in comunità, ed è questo un modo per “superare l’individualismo, e vivere la diversità come un dono, cercando l’unità del corpo sacerdotale, che è segno della presenza di Dio nella vita della comunità”.

“Amare con tutta l’anima” significa essere “disposti ad offrire la vita”, dice il Papa. E spiega che questa è una attitudine che “deve rimanere nel tempo”, come già proponeva il fondatore del Collegio. Per questo c’è bisogno di discernimento, per comprenderé ciò che viene dallo Spirito, una grazia che “dobbiamo chiedere in ginocchio”, perché solo queste basi potranno formare il discernimento che porta alla Resurrezione e alla vita”. Infatti, la "formazione del sacerdote non può essere unicamente accademica", ma deve essere "un processo integrale, che tocca tutti gli aspetti della vita", perché la formazione "serve per crescere e al tempo stesso avvicinarsi a Dio e ai fratelli". La formazione di un sacerdote - ripete il Papa - "non può essere solo accademica", perché da lì "nascono tutte le ideologie che appestano la Chiesa", di un segno e dell'altro, in quello che il Papa chiama "accademicismo della foto". Formazione accademica, spirituale, comunitaria e apostolica, quattro pilastri che devono "interconettersi." 

“Amare con tutte le forze” è una frase infine che ricorda – spiega che il Papa – “che lì dove è il nostro tesoro è il nostro cuore”, e che le cose materiali non contano niente se non siamo capaci di dire sì a Dio come è successo al giovane ricco. "Il diavolo - commenta il Papa - sempre entra dal portafogli".  “Non ci possiamo accontentare di una vita ordinata e comoda, che ci permetta di vivere senza preoccupazioni, senza sentire l’esigenza di coltivare uno spirito di povertà radicato nel cuore di Cristo”, dice il Papa. Che invita a rinunciarevolontariamente al superfluo per “essere più vicini ai poveri e ai deboli”, ricorda che il beato Domingo y Sol diceva che si doveva essere disposti a "vendere la camicia" e il Papa dice: "Non vi chiederò tanto! Preti descamisadi, no!" 

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Infine, il Papa chiede con forza ai sacerdoti di evitare la “peste del carrierismo ecclesiastico”. 

L’udienza concessa oggi dal Papa si inserisce nell’ambito delle iniziative che il Pontificio Collegio spagnolo ha organizzato per i 125 anni di attività, durante i quali il collegio ha ospitato più di 3500 sacerdoti, e tra questi c’erano anche 128 vescovi.

Il collegio infatti fu fondato l’1 aprile 1892 dal beato Manuel Domingo y Sol, sacerdote della diocesi di Tortosa e fondatore della fraternità dei Saerdote Operatori Diocesani, la cui missione è quella della formazione, l’accompagnamento e il sostegno delle vocazioni nella Chiesa. Molte le attività del Collegio. In particolare, vale la pena ricordare che dal 1987, ogni anno e per un mese, il Collegio organizza un corso di “attualizzazione sacerdotole”, che consiste in un mese di studio e aggiornamento teológico, rinnovamento spirituale e condivisione fraterna per i sacerdote delle diocesi di Spagna: il corso ha ricevuto oltre mille sacerdoti in 30 anni.