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Papa Francesco, lettera ai vescovi venezuelani per incoraggiare il loro lavoro

Lettera di Papa Francesco ai vescovi del Venezuela | L'inizio della lettera indirizzata da Papa Francesco ai vescovi del Venezuela | CEV - www.cev.org.ve Lettera di Papa Francesco ai vescovi del Venezuela | L'inizio della lettera indirizzata da Papa Francesco ai vescovi del Venezuela | CEV - www.cev.org.ve

Come risolvere la crisi in Venezuela? Papa Francesco dà la sua ricetta in una lettera inviata alla Conferenza Episcopale Venezuelana lo scorso 5 maggio, e pubblicata solo l’8 maggio sul sito dei presuli.

“Sono convinto – scrive il Papa – che i gravi problemi del Venezuela si possono risolvere se c’è la volontà di costruire ponti, di dialogare seriamente e di portare a termine gli accordi raggiunti. Vi esorto a continuare a fare tutto il necessario per rendere possibile questo difficile cammino”.

Il Papa – che recentemente, al moltiplicarsi delle violenze, ha fatto l’ennesimo appello per la pace in Venezuela in un Regina Coeli – ha assicurato ai presuli di seguire “con grande preoccupazione la situazione dell’amato popolo venezuelano”, con “profondo dolore per gli scontri e la violenza di questi giorni”, e ha scritto di sapere che vescovi, sacerdoti, religiose e laici condividono la situazione di un popolo che “sta soffrendo per la mancanza di cibo e medicine” e che ha anche in alcuni casi “subito attacchi personali e atti violenti nelle Chiese”.

Il Papa ringrazia vescovi e sacerdoti per “la vicinanza al gregge”, specialmente ai più poveri, nonché per le iniziative per “promuovere la solidarietà e la generosità tra i venezuelani” e i continui appelli ad “evitare qualunque forma di violenza, a rispettare i diritti dei cittadini e a difendere e promuovere la dignità umana e i diritti fondamentali”.

Da parte sua, la Chiesa cattolica in Venezuela ha preso la parola con forza, chiedendo di fermare la repressione della protesta popolare. Nelle ultime settimane, 35 persone sono morte e più di 700 persone sono rimaste gravemente ferite.

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A scatenare le proteste, la proposta di indire una assemblea costituente. I vescovi hanno fatto notare che questa proposta era già stata rifiutata nel 2007. La posizione della Chiesa è stata condivisa dai rettori delle principali università del Paese, il Frente Amplio Social, la Red Electoral Ciudadana e l’Organizzazione Studentesca del Venezuela, che è il più grande organismo di studenti universitari del Paese.

Il Papa ha nominato anche un inviato speciale per il Venezuela, nella persona dell’arcivescovo Claudio Maria Celli. Lo scorso mese di gennaio, l’inviato special non ha preso parte ad uno degli incontri di mediazione previste, dando il segnale, da parte della Santa Sede, che c’è disponibilità a facilitare una mediazione solo se tutte le parti sono concordi nel cercarla.