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Papa Francesco riceve il presidente del Paraguay

Papa Francesco e Horacio Cartes | Il presidente del Paraguay Horacio Cartes con Papa Francesco, Palazzo Apostolico, 20 gennaio 2017 | L'Osservatore Romano / ACI Group Papa Francesco e Horacio Cartes | Il presidente del Paraguay Horacio Cartes con Papa Francesco, Palazzo Apostolico, 20 gennaio 2017 | L'Osservatore Romano / ACI Group

Si chiamava Bañado il quartiere povero di Asunciòn visitato da Papa Francesco durante il suo viaggio in Paraguay. Ora, quel quartiere è oggetto di un processo di rivalutazione, che lo trasformerà da una sorta di favela a un quartiere di abitazioni popolari. Lo ha raccontato il presidente Horacio Cartes, in visita da Papa Francesco, sottolineando come il quartiere, dopo la rivalutazione, prenderà il nome di “San Francisco”, non in onore del santo, ma dello stesso Papa che “consideriamo già santo”.

A due anni dalla visita di Papa Francesco in Paraguay, il presidente Horacio Cartes viene in Vaticano, accompagnato da una delegazione composta da Eladio Loizaga, Cancelliere, dal segretario di Stato Juan Carlos Lopez Moreira, dal suo segretario particolare, suo segretario privato, altri membri dello staff, e le sue due figlie (il presidente ha anche un figlio maschio), Sofia e Sol, vestite di nero e velate, secondo protocollo.

Si è trattato di un colloquio di 23 minuti, iniziato da uno scambio convenzionale di battute. “Come sta presidente?”, ha chiesto il Papa. “In pace”, ha risposto Cartes.

Si legge in un comunicato della Sala Stampa vaticana che “i colloqui” del presidente paraguayano, prima con il Papa e poi con la Segreteria di Stato, si sono svolti “ in un clima di cordialità” e “hanno evidenziato le buone relazioni esistenti fra” la Santa Sede e il Paraguay”.

“Sono stati passati in rassegna – continua il comunicato - temi di comune interesse, quali lo sviluppo integrale della persona umana, la lotta alla povertà e la pace sociale. In tale prospettiva, si è accennato pure alla collaborazione con la Chiesa cattolica ed al contributo che essa offre nell’ambito sociale, formativo e nell’assistenza ai più bisognosi”, ma si è anche parlato della “situazione politica e sociale regionale, con speciale riferimento allo sviluppo delle istituzioni democratiche”.

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E poi, lo scambio dei doni. Fu Koki Ruiz a disegnare e far costruire l’altare dell’ultima messa di Papa Francesco in Paraguay, ed è lo stesso artista che ha dipinto il quadro che riproduce quell’altare portato in dono a Papa Francesco. Il presidente poi ha regalato al Papa un album di fotografie riferite al suo viaggio, le ha sfogliate, ha raccontato aneddoti. “Qui, Santità, è quando è arrivato, e come le avevo raccontato i bambini si sono messi a piangere”.

Papa Francesco ha invece donato una medaglia del Giubilea, l’Amoris Laetitia e il libro “Il nome di Dio è misericordia”, più il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace.

“Prega per me?”, ha chiesto il Papa al presidente. “Certo – ha risposto Cartes – la mattina e la sera”. “Ma a favore o contro?” ha continuato il Papa. E il presidente, dopo una breve esitazione: “A favore”.

Al termine della visita, prima di scendere in Segreteria di Stato, il presidente ha dato al Papa un altro album che descrive nel dettaglio il progetto di rivalutazione del quartiere Bañado: a marzo, saranno costruite le prime abitazioni, e alla fine dell’opera ci saranno 1000 case nuove che ospiteranno 5 mila persone.