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Parolin al CeIS: “La Chiesa sarà sempre contro ogni tipo di droga e dipendenza”

Cardinale Pietro Parolin | Il Cardinale Parolin mentre celebra una Messa  | Bohumil Petrik / CNA Cardinale Pietro Parolin | Il Cardinale Parolin mentre celebra una Messa | Bohumil Petrik / CNA

Ricorda la visita di Papa Francesco ad una delle loro comunità durante un venerdì della misericordia, mette in luce l’intuizione del Giubileo delle periferie, ritorna a quando, lo scorso Natale, andò nella stessa comunità a celebrare la Messa di Natale: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, va al Centro Italiano Solidarietà di don Mario Picchi, nella sede centrale di Roma, un centro dove si accolgono anche ex tossicodipendenti, oltre a madri in difficoltà, immigrati e marginalizzati di ogni tipo. E sottolinea: “la Chiesa sarà sempre contro ogni tipo di droga e dipendenza”.

Il Cardinale Parolin si rivolge direttamente ai ragazzi del CeIS, alla loro voglia di cambiare vita, mette in luce che probabilmente tante volte, prima di varcare la porta del Centro, hanno “pensato alle vostre famiglie, alle vostre mogli o ai vostri mariti, ai vostri figli e avete deciso di cambiare vita, di lasciare la strada della droga, che spesso è anche strada di corruzione, per ritornare sulla via del bene. L'unica strada che ci indica Gesù che si è fatto uno di noi per condividere le nostre debolezze e sofferenze, ma anche le nostre gioie, risorgendo a vita nuova con ciascuno di noi, nessuno escluso”.

Il Vangelo si sofferma sul Magnificat, e mette in luce ch Dio chiede “l’umiltà” perché “solo se Egli ci trova umili e docili alla sua volontà può operare nelle nostre vite dei cambiamenti straordinari per farci camminare sulla strada del bene”. É – aggiunge il Segretario di Stato – “un invito a non chiudersi in se stessi in un tempo in cui qualcuno vorrebbe perfino alzare muri per impedire a chi soffre per la violenza delle guerre e la fame di trovare un rifugio sicuro”. Il riferimento, chiaro, è ai migranti, ai profughi. 

Ricordando il “Venerdì della misericordia” di Papa Francesco nella comunità di Castel Gandolfo, e le parole del Papa in Messico, il Cardinale sottolinea che “la Chiesa sarà sempre contro ogni tipo di droga e dipendenza”. E poi ringrazia il CeIS per l’opera di misericordia che hanno realizzato, la “Casa di Sara” che lo stesso cardinale inaugura. Nata per accogliere le donne vittime di violenza, la casa di Sara è intitolata Sara Di Pietrantronio, la 22enne romana barbaramente uccisa dall’ex fidanzato il 29 maggio scorso. Il Cardinale saluta i genitori di Sara, mette in luce i dati drammatici dei femminicidi, e dice loro che non sono “soli” e che mai mancherà “il sostegno e la preghiera”. 

All’inaugurazione della nuova sala - riferisce un comunicato del CeIS - presenti Paolo Mazzotto, presidente della Fondazione Bnl, e Luisa Todini, presidente della Fondazione Poste Insieme Onlus, che hanno contribuito alla realizzazione della struttura, nonché Virginia Raggi, sindaco di Roma.

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