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Parolin: il Papa in Africa rinnova l'appello a non usare Dio per giustificare la violenza

Il cardinale Pietro Parolin in missione  |  | @cc Il cardinale Pietro Parolin in missione | | @cc

Il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, individua in un intervista al Centro Televisivo Vaticano i temi principali del viaggio di Papa Francesco in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana, dal 25 al 30 novembre.

In Kenia, spiega il cardinale, il Papa “rinnoverà l’appello a non usare il nome di Dio per giustificare la violenza, e a fare delle religioni quello che le religioni sono e devono essere, cioè operatrici di bene, fattori di riconciliazione, di pace, di fraternità nel mondo d’oggi”.

E Nairobi, visitando la sede delle Nazioni Unite, chiederà anche “di lottare contro la povertà, contro l’esclusione. Di assicurare ad ognuno dei suoi componenti una vita degna, una vita che rispetti la dignità di esseri umani e di figli di Dio delle popolazioni dell’Africa”.

Nella Repubblica Centrafricana, infine, l’apertura della porta santa della cattedrale di Bangui sarà “un incoraggiamento a curare le ferite, un incoraggiamento a superare le divisioni in nome del rispetto e dell’accettazione reciproca, in maniera tale che i gruppi che ora si fronteggiano possano trovare le ragioni per lavorare insieme a beneficio del paese e del bene comune del paese”.

 

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