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Parolin in Bulgaria e Macedonia: siate forti nella fede e accoglienti verso i migranti

Il cardinale Parolin |  | MM Il cardinale Parolin | | MM

Un viaggio nei paesi balcanici che in questi meso stanno affrontando l’arrivo di migranti dal Medio Oriente, un viaggio nei paesi a maggioranza ortodossa dove l’ateismo comunista ha  cancellato la dignità dell’uomo e dove, più di 20 anni dopo ancora i cattolici pagano le conseguenze di quel periodo.

Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin è in questi giorni in Macedonia e Bulgaria.

A Skopje il cardinale ha benedetto la nuova residenza vescovile ricordando che la Chiesa cattolica anche se piccola, ha una tradizione secolare in Macedonia, ed è “legittimamente partecipe della vita sociale” per contribuire a rendere consapevoli i macedoni “che il rispetto della vita e della dignità delle persone, l’uguaglianza di trattamento, la ricerca solidale del bene comune, l’apertura ai valori spirituali e la convivenza pacifica sono esigenze fondamentali per l’armonia della vita sociale”.

Il cardinale ha ricordato Madre Teresa, macedone e il dramma della accoglienza ai migranti.

Di questo tema il cardinale ha parlato nella omelia della messa alla Cattedrale del Sacro Cuore ricordando che occorre costruire una nazione “moralmente matura e tollerante, sollecita nel manifestare solidarietà a coloro che si trovano nel bisogno”.

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Nella domenica delle Palma il cardinale ha celebrato la messa per la consacrazione della cattedrale dell’ Esarcato Apostolico di Bulgaria, a Sofia.

Un tempio, ha detto Parolin, che è stato testimone di momenti storici gioiosi ma anche travagliati”, e comunque “ tutti insieme siamo le pietre di un unico edificio, la Chiesa di Cristo”.

Parlando dei rapporti con gli ortodossi il cardinale ha sottolineato: “ Come Chiesa cattolica accanto ai nostri fratelli ortodossi, manteniamo vivo lo spirto dei santi Cirillo e Metodio”.

Ed ha concluso: “vi esorto ad essere accoglienti verso i nostri fratelli” e “ vi invito in particolare ad essere attenti ai più poveri, ai più bisognosi, ai sofferenti, agli emigranti”.

 

Nel saluto al termone della messa nella Concattedrale di San Giuseppe a Sofia, Parolin ha parlato della testimonianza di fede della Chiesa cattolica in Bulgaria: “ vi chiedo di continuare a dare viva testimonianza della vostra fede all’interno della società bulgara” e a “concretizzare la vostra fede in atteggiamenti di accoglienza, di aiuto e di solidarietà verso i più poveri, i più bisognosi, i sofferenti e i migranti”.

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