“La Grecia deve rimanere nel cuore dell’Europa”. Lo ha detto il Primate della Chiesa Ortodossa Greca, l’Arcivescovo di Atene Ieronimos II che – rompendo il suo tradizionale riserbo – ha invitato i greci a votare sì al referendum che si terrà domenica in Grecia.

In ballo è il futuro del Paese. Il governo del primo ministro Tsipras ha chiesto ai greci di votare no all’ipotesi di accordo con i creditori internazionali. Per il sì invece tutte le principali opposizioni: dai conservatori di Nea Dimokratia dell’ex primo ministro Samaras ai socialisti del PASOK di Evangelos Venizelos.

Ieronimos, 77 anni, è Arcivescovo di Atene e Capo della Chiesa Ortodossa Greca dal 2008 quando è succeduto all’Arcivescovo Christodoulos.

I rapporti tra governo e Chiesa non sono idiallici: molte posizioni del primo ministro Tsipras, leader del partito di sinistra radicale Syriza, confliggono con quelle della Chiesa Ortodossa. Da segnalare che al momento del suo insediamento Tsipras non ha giurato come da prassi davanti all’Arcivescovo Ieronimos. In Grecia la religione ortodossa è tuttora religione di Stato.