Con la Prolusione del cardinale Beniamino Stella, Prefetto per la Congregazione del Clero, si è aperto il lavoro del convengo nazionale della Associazione dei Santuari italiani della Chiesa Cattolica. La prolusione è stata incentrata "Sui quattro “volti” dell’unica realtà del santuario, dalla sua prima origine sino alla sua più diretta missione a servizio della fede del Popolo di Dio. Intendo quindi parlare del Santuario come focolaio di fede, avamposto di misericordia, luogo di preghiera, fonte di evangelizzazione."

La fede nasce da luoghi “attendibili” che generano fiducia. Questo il vero significato dei santuari secondo il Prof. don Cesare Pagazzi - Docente di Teologia dogmatica presso gli Studi Teologici Riuniti dei Seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano, di cui è direttore e docente incaricato nella Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna - che, nella seconda giornata di lavori del 50 esimo Convegno Nazionale del Collegamento Nazionale Santuari, ha tenuto la sua relazione di Teologia pastorale. “Nel santuario- ha detto don Pagazzi- il credente non prova la paura, come nella propria casa dove si sente al sicuro e si può mostrare nel suo vero e autentico essere. E questo è tra i compiti primari del santuario: liberare dalla paura e dall’esposizione alla colpa, per cambiare nel profondo l’animo delle persone sia nel santuario ma soprattutto fuori, tra gli altri, in un mutuo fecondo scambio tra “interno” ed “esterno”.

Oggi la mattina si è aperta con la visita della Cappella Sistina, la Celebrazione Eucaristica al coro di San Pietro presieduta da monsignor. Arthur Roche Segretario della Congregazione del Culto Divino, e nel pomeriggio si tiene la relazione di Sacra Scrittura del Prof. Antonio Pitta e a seguire ci saranno gli incontri per aree geografiche