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Sarà beato Romano Guardini?

Romano Guardini | Un ritratto di Romano Guardini  | da clonline Romano Guardini | Un ritratto di Romano Guardini | da clonline

Le sue opere hanno ispirato Benedetto XVI e Papa Francesco. Ora, la diocesi di Monaco-Frisinga ha annunciato che il prossimo dicembre si aprirà la fase diocesana della sua causa di beatificazione. Comincerà così l’iter che potrebbe portare agli onori degli altari Romano Guardini, uno dei teologi di riferimento del XX secolo.

Così di riferimento che la sua biografa Hanna-Barbara Gerl lo definì “un padre della Chiesa del XX secolo”. Così di impatto che Benedetto XVI, da teologo, da cardinale e da Papa, ha detto di voler proseguire sulle strade aperte da Guardini, di cui era stato allievo. Così profondo che lo stesso Papa Francesco pensò di approfondirne il pensiero, durante i mesi che ha trascorso in Germania nel 1986.

La fase diocesana della causa di beatificazione si aprirà sabato 16 dicembre, con una Messa nella Cattedrale di Monaco.

Nato a Verona nel 1885, ma subito trasferito in Germania, a Magonza, fu ordinato sacerdote nel 1910, e ottenne il dottorato nel 1915 con una tesi su San Bonaventura, come tra l’altro fece Joseph Ratzinger molti anni dopo. Tra le sue varie opere, una serie di omelie sulla vita e la persona di Gesà Cristo, trascritte dallo stesso Guardini e confluite nel libro “Il Signore”.

Sotto il regime nazista, poté lavorare solo come istitutore privato, senza incarichi pubblici nelle università, dalla quale i nazisti lo pensionarono prematuramente. Ma in quei tempi guidò anche un movimento giovanile, il “Quickborn” (Sorgente di vita), che proponeva Cristo come guida della gioventù. Il movimento fu fonte di ispirazione per gli appartenenti al gruppo della Rosa bianca, un gruppo di studenti cristiani che si oppose alla Germania nazista in modo non violento, finché i principali membri del gruppo furono arrestati, processati e condannati a morte.

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Guardini insegnò filosofia della religione a Berlino, Tubinga e Monaco. Per problemi di salute, dovette lasciare l'insegnamento nel 1962, e non poté partecipare come membro della commissione liturgia al Concilio Vaticano II. Ad ogni modo le sue idee di rinnovamento liturgico furono grande fonte di ispirazione, specialmente grazie al suo libro “Lo Spirito della Liturgia”. È stato anche uno dei cofondatori dell’Accademia Cattolica di Baviera. Morì l’1 ottobre 1962.

La prossima apertura della sua causa di beatificazione è stata annunciata il 24 ottobre dalla diocesi di Monaco-Frisinga, La diocesi ha annunciato anche che nello stesso giorno si aprirà la causa diocesana di Fritz Michael Gerlich (1883-1934), storico e giornalista convertito al cattolicesimo, oppositore del nazismo, incarcerato per questo nel 1933, trasferito nel campo di concentramento di Dachau nel 1934 e lì assassinato.