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Sarà santo il "cura gaucho" José Gabriel del Rosario Brochero

Santiago Olivera vescovo di Cruz del Eje |  | CNA Santiago Olivera vescovo di Cruz del Eje | | CNA

Il “cura gaucho” come lo chiamano tutti in Argentina, soprattutto nelle sterminate pampas dove vivevano abbandonati da tutti i gauchos alla fine dell‘800 diventa santo. Il Papa ha firmato il decreto quest’oggi. José Gabriel del Rosario Brochero è amatissimo e che questa canonizzazione avvenga nell’ Anno Santo della misericordia ha un significato speciale come ricorda il vescovo si  Cruz del Eje, Santiago Olivera correlatore della postulazione.

“Penso che sia provvidenziale, perché Brochero esercitava, predicava la misericordia, ed è stato testimone di misericordia. Quest’anno poi sono anche i 150 anni della sua ordinazione sacerdotale. Senza dubbio è il miglior esempio che abbiamo di un uomo che ha toccato la carne di Cristo”.

Come si è svolta la causa di canonizzazione?

“Padre Brochero aveva un grande fama fin dalla sua morte nel 1914. Tutti i giornali del tempo ne parlarono e lo seguivano nelle sue attività. Lui usava molto i giornali e anche i giornalisti lo consultavano. Quando morì la notizia arrivò ovunque e dopo due anni il paese dove è morto fu chiamato Cura Brochero. Però il processo iniziò solo nel 1968, ma poi prese forza nel 2009 quando arrivò il primo miracolo  che ha portato alla sua beatificazione il 14 settembre del 2013. Si trattava della guarigione di un bambino che aveva avuto un incidente con tutta la famiglia, il padre è l’unico a salvarsi e si affida alla intercessione di Brochero per salvare il piccolo che era stato battezzato proprio a Cura Brochero. Il piccolo sta bene ed ha potuto assistere alla beatificazione”.

C’è poi il secondo miracolo...

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“ Anche in questo caso si tratta di una bambina che aveva subito delle violenze e sarebbe rimasta in stato vegetativo, invece sta bene. É sempre il cervello che guarisce e del resto nel santuario dove Brochero è sepolto proprio una delle reliquie in vista è una parte del cervello ed è quella che abbiamo presentata per la beatificazione”.

Oggi quindi è stato pubblicato il decreto

“ Il Papa autorizza la Congregazione per le cause dei Santi a pubblicare questo miracolo che abbiamo presentato nel marzo del 2015, e nel concistoro di marzo dirà quando e dove  avverrà la canonizzazione. Io gli ho chiesto che avvenga durante il suo viaggio in Argentina.

Credo che i santi siano sempre una grazia per la nostra terra, per l’ Argentina. Stiamo vivendo i 200 anni della indipendenza e ci prepariamo al congresso eucaristico nazionale, e  Padre Brochero è stato un uomo dell’Eucarestia nel suo tempo. Non usciva mai se non avendo tutto il necessario per celebrare l’ Eucarestia e questo ci riguarda nell’ anno della Misericordia. Brochero è un uomo che è stato fedele e ci porta a ricordare la nostra vocazione battesimale e che la santità è un faro e una luce che ci mostra un cammino da percorrere e che ci dice che la santità è possibile e che siamo chiamati tutti ad essere santi. Un invito a dire il nostro sì e disporre il cuore in modo che Dio operi in noi”.