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Scholas Occurrentes, il risultato del lavoro a Roma nelle mani del Papa

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Scholas Occurrentes arriva a Roma. Duecento studenti tra i 15 e i 17 anni di dieci scuole pubbliche e private di Rona hanno vissuto una settimana  di approfondimento nei locali dell'Istituto Einaudi di Roma, dando vita a un fitto programma di attività in cui sono stati affrontati i temi della discriminazione e dell’indifferenza con un particolare focus sul cyberbullismo.

I ragazzi hanno realizzato riflessioni, dibattiti, inchieste che si sono conclusi con l’elaborazione e la presentazione delle proposte e delle dichiarazioni d’impegno degli studenti durante una cerimonia questa mattina in cui sono intervenuti: José María del Corral, direttore mondiale di Scholas; Enrique Palmeyro, direttore di Scholas, Simona Montesarchio, direttrice generale del Miur; Anna Serafini Consigliera della ministra Fedeli; Luca Massaccesi, presidente dell'osservatorio romano del cyberbullismo; Carlo Rossetti, AISA Lazio. Particolarmente significativa la partecipazione di Paolo Picchio, padre di Carolina, giovane vittima di cyberbullismo e della gogna social. Alla fine della cerimonia, un ulivo della pace è stato piantato nel giardino dell’Istituto Einaudiche ha ospitato l’intero programma di Scholas Cittadinanza.

Molto interessanti i dati emersi dalle analisi e dalle inchieste dei 200 studenti romani che hanno intervistato anche molti coetanei romani. Il gruppo di lavoro sull’indifferenza rileva che il 71,3% degli intervistati riscontra “indifferenza” nella società romana, attribuendo questa dinamica sociale all’educazione familiare (47,7%), alla mentalità ristretta (45,4%), all’ignoranza (31%) e all’egoismo (44,9%). In questo contesto, il 50,2% pensa che l’educazione e la formazione scolastica non aiutino i giovani a rispettare se stessi e gli altri. Il team che ha affrontato il tema della discriminazione sottolinea poi che il 78,7% dei giovani intervistati ha assistito almeno una volta a un atto di discriminazione - per aspetto fisico, nazionalità di provenienza, condizione sociale - mentre il 43,3% si è sentito discriminato direttamente, con il 54,6% di questi ultimi che poi ha reagito fisicamente.

Il documento completo realizzato dagli studenti romani è stato consegnato nel pomeriggio dal Presidente José María del Corral nelle mani di Papa Francesco durante un incontro in Vaticano.

José María del Corral ha tracciato questo bilancio conclusivo:“Per la prima volta, la Fondazione Scholas ha portato il programma Scholas Cittadinanza in Italia. Iniziare a lavorare a Roma, nella Capitale della Cristianità, è motivo di orgoglio per tutti noi. Tanta strada abbiamo fatto da quando, molti anni fa, l’allora Arcivescovo Bergoglio iniziò a lavorare con Scholas nelle periferie di Buenos Aires sui temi dell’educazione e della formazione giovani. Ma tanta strada ancora dobbiamo fare per aiutare i giovani. Dai 200 studenti romani che hanno partecipato a questa settimana di approfondimento abbiamo avuto una risposta bellissima in termini di partecipazione e di crescita. Da loro abbiamo ricevuto un risultato straordinario e al tempo stesso uno stimolo ad andare avanti”.

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Scholas Occurrentes e’ un'organizzazione internazionale di diritto pontificio eretta e creata da Papa Francesco il 13 agosto 2013, presente in 190 paesi con una rete che comprende 446.133 scuole e reti educative di tutte le confessioni religiose, sia pubbliche sia private. Il suo obiettivo è promuovere la cultura dell’incontro per la pace attraverso l'educazione. Scholas cittadinanza è il programma per la formazione degli studenti delle scuole superiori che risalta l'importanza della partecipazione e l'impegno civico favorendo un approccio costruttivo ai problemi quotidiani della comunità. Questo movimento studentesco mondiale ha preso il via in Argentina, quando Jorge Mario Bergoglio era Arcivescovo della Città di Buenos Aires.