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Scola: "Martini testimone di fede e misericordia"

Il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano |  | Bohumil Petrik Il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano | | Bohumil Petrik

Il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola ha celebrato ieri in Duomo, insieme a circa 100 sacerdoti, la Messa in suffragio del Cardinale Carlo Maria Martini nel quarto anniversario della morte.

Nell'omelia il porporato ha ripercorso i tratti salienti dell'azione pastorale del predecessore sottolineando in particolare l'assonanza tra il Giubileo della Misericordia e la lettera pastorale Farsi prossimo dell'allora Arcivescovo di Milano scritta per l'anno pastorale 1985-1986. "Possiedono - spiega il Cardinale Scola - un carattere di attualità sia a livello ecclesiale, soprattutto per la nostra Chiesa, sia a livello civile, soprattutto per la metropoli di Milano e per le terre ambrosiane, ed infondono energia ed indirizzi per attraversare, carichi di speranza, la fase di travaglio che stiamo vivendo".

"Non possiamo non riconoscere - ha proseguito Scola - nel richiamo al tema della testimonianza e della profezia del Vangelo di oggi, una provvidenziale assonanza con il magistero e con l’azione pastorale del Cardinale Martini che oggi ricordiamo a quattro anni del dies natalis".

Carlo Maria Martini è stato testimone di una "dimensione culturale non libresca della fede chiamata a comunicarsi attraverso la carità e le opere di misericordia, perché un farsi prossimo così inteso traduce una visione dell'uomo e del suo agire molto precisi. Ciò di cui oggi l'Europa ha immenso bisogno".

Al termine del rito il Cardinale Scola, insieme ai familiari del Cardinale Martini, si è recato in preghiera sulla tomba del predecessore.

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Intanto lo stesso Scola si prepara a lasciare Milano. "Io penso - ha detto l'Arcivescovo - che nella vita ogni uomo ha i suoi tempi. Nella Chiesa cattolica i sacerdoti e i vescovi quando compiono 75 anni sono invitati caldamente a lasciare il loro ruolo a gente più giovane. Io farò questo il 7 novembre, quando compirò gli anni. Sarà il Santo Padre a dirmi quanto tempo ci vuole" per la successione.