Come noi anche San Lodovico Pavoni ha "attraversato un’epoca segnata da dure prove", ma "in questo travagliato contesto lo Spirito, attraverso il carisma donato al nostro Santo, fece brillare la creatività della carità e la fecondità della sua passione educativa, di cui noi godiamo ancora oggi i frutti". Parole del Cardinale Angelo Scola che ieri nel Duomo di Milano ha presieduto la Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Lodovico Pavoni.

Commentando le Letture della domenica, il Cardinale Scola tratteggia l'opera educativa di San Lodovico Pavoni. Sull'esempio del Padre ha agito gratuitamente, in favore dei poveri e degli abbandonati.

San Lodovico fu anche precursore di Leone XIII e della Rerum Novarum. In anticipo di mezzo secolo - ricorda l'Arcivescovo di Milano - "sottoscrisse con il maestro dei fabbri delle officine dell’Istituto San Barnaba un contratto di lavoro a tempo indeterminato connotato da quei caratteri (difesa della dignità del lavoro, salario familiare, assistenza nelle malattie, licenziamento solo per giusta causa e con preavviso, partecipazione del lavoratore agli utili di azienda) che costituiranno alcuni pilastri della dottrina sociale della Chiesa".