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Terremoto. A Milano è in mostra Cola dell’Amatrice, pittore dei luoghi colpiti dal sisma

Opere di Cola dell'Amatrice  |  | Museo Bagatti  Valsecchi Opere di Cola dell'Amatrice | | Museo Bagatti Valsecchi

Tenere alta l’attenzione sul patrimonio artistico del centro Italia segnato dai danni del terremoto, è l’obiettivo di un’iniziativa milanese, che interpreta anche il desiderio di resurrezione di un intero territorio, a partire dalla valorizzazione delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche. “Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno” è il nuovo progetto di Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi.

Sarà articolato in una doppia esposizione: al 39° piano di Palazzo Lombardia, nei giorni 26, 27 e 28 maggio e al Museo Bagatti Valsecchi, dal 27 maggio fino al 27 agosto.

L’esposizione delle opere di Nicola Filotesio, maestro del XVI secolo universalmente noto come Cola dell’Amatrice, vuole contribuire a mantenere viva l’attenzione sul patrimonio artistico del paesino di Amatrice di tutto il Centro Italia messo in ginocchio dalla terribile calamità.

L’artista, attivo nella prima metà del Cinquecento e nato proprio nel comune della provincia di Rieti oggi distrutto dal terremoto, fu una personalità complessa e interessante, benché oggi poco nota al grande pubblico. La Civica Pinacoteca di Ascoli Piceno conserva alcune delle tavole più rappresentative dipinte da Cola, che a Roma ebbe la possibilità di confrontarsi con Raffaello e Michelangelo, aggiornando così la propria formazione legata ai modelli umbro-laziali del tardo quattrocento. Formatosi nel territorio appenninico compreso fra Umbria, Lazio, Marche ed Abruzzo, l’artista dapprima guardò con interesse le creazioni di Perugino lasciandosi poi attrarre da Raffaello, modello da lui rielaborato in chiave anticlassica, ponendo l’accento sulla drammatica espressività.

A Palazzo Lombardia sono state esposte due grandi tavole, la Sibilla Ellespontica e la Sibilla Frigia dal Polittico dell’Esaltazione della croce, al Museo Bagatti Valsecchi, fino al 27 agosto 2017, il pubblico potrà ammirare due Angeli portacroce, e la coppia di tavole della Vergine addolorata e del San Giovanni apostolo, figure a grandezza naturale di toccante intensità emotiva. A corredo della mostra, un video riproporrà immagini dei recenti terremoti, che hanno colpito il centro Italia.

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Accanto al progetto della nobile mostra si iscrive la campagna di raccolta fondi collegata alla mostra, inserita nell’iniziativa Adotta un museo di ICOM Italia, volta al restauro di un’opera ammalorata dal sisma dell’agosto 2016.