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Oggi la Chiesa celebra San Gaetano da Thiene, il sacerdote dallo straordinario dinamismo

"Non con il fervore dell’affetto, ma con il fervore dell’effetto si purificano le anime”

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Tra i santi della Chiesa qualcuno di loro ha inteso dare alla stessa un nuovo volto soprattutto in relazione alle vicende storiche ed apostoliche che questa andava vivendo.

San Gaetano da Thiene (1480-1547) è tra questi. Nato da una nobile famiglia vicentina ben presto si accorse che nella sua esistenza il Signore lo stava chiamando a qualcosa di grande utilità per i suoi fratelli. Così lasciata ogni cosa ed ordinato sacerdote dalla sua Vicenza scese a Roma.

Qui vi trovò un clima particolare e soprattutto trovò una situazione religiosa che necessitava di alcune attenzioni dal punto di vista della riforma degli ordini religiosi. Con questo spirito il 4 settembre 1524 ebbe dal Pontefice l’autorizzazione a fondare una congregazione religiosa, il cui scopo e funzione era quella di dedicarsi all’edificazione culturale e religiosa del clero. Essi si chiamavano e si chiamano “Teatini”, dal nome del santo.

Quest’ordine, chiamato congregazione regolare, segue le linee ascetiche della quotidiana vita regolare. I religiosi di quest’ordine sono attenti alla venuta del Regno dei cieli sotto molteplici campi di apostolato.

All’ordine sono ascritte numerose figure di santi beati quali ad esempio Sant’Andrea Avellino, San Giuseppe Tommasi di Lampedusa, Lorenzo Scupoli (autore del “combattimento spirituale”) e Vincenzo Morelli.

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San Gaetano da Thiene morì nel 1547 a Napoli nella comunità teatina che era chiamata “la comunitaria dei santi”.

Ricordare le grandi doti di San Gaetano è soprattutto puntare lo sguardo alla sua accoglienza ai poveri ed ai diseredati, proprio per questo è chiamato “Padre della Provvidenza”, in quanto sempre legatissimo al voto di povertà, riuscirà a mantenere le  sue comunità facendo affidamento sulla sua fede e sulla mano di Dio.

Tanto era il suo rapporto di fede che si racconta che una volta di notte, un confratello spiandolo lo vide con il braccio il Bambino Gesù che la Vergine aveva delicatamente posto fra le sue amorevoli braccia.

Tuttora entrando nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle, sull’altare di destra è raffigurata una splendida pala che raffigura questa scena ed è bello per noi sapere che il Signore si è servito di quest’uomo per edificare il suo regno  nel mondo.

La sua festa cade il 7 agosto.