"Penso stia emergendo da tutte le parti una richiesta di maggiore partecipazione e attenzione di maggiore rispetto per coloro i quali sono stati eletti. Poi il governo avrà anche le sue logiche, le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso una sconfitta per tutti. C'è la necessità che ci sia una politica familiare molto più attenta che metta in conto l’importanza della famiglia costituita da padre, madre e figli. Il ruolo della famiglia non è sussidiario o marginale: la società deve capirlo. Non eè un tema che deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, alla società". Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando la decisione del governo di porre la fiducia alla Camera dei Deputati sul ddl Cirinnà che regola le unioni civili.

Il testo sarà votato nel primo pomeriggio di oggi dall'Aula di Montecitorio. Il disegno di legge che disciplina le unioni civili è stato già approvato dal Senato, sempre con il ricorso al voto di fiducia. Se riceverà il via libera della Camera il provvedimento sarà a tutti gli effetti legge della Repubblica Italiana.

La decisione di porre la fiducia, annunciata ieri in Aula dal ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, è stata accolta con dure proteste da tutte le forze parlamentari di opposizione.