Nuovo atto di vandalismo anti-cristiano in Israele. Ha colpito, questa volta, il cimitero del monastero salesiano di Beit Gemal.

Come riporta il Patriarcato latino di Gerusalemme “l’incidente avrebbe avuto luogo a metà dicembre. Degli ignoti si sarebbero introdotti nel recinto del cimitero, situato a circa 500 metri dal monastero salesiano di Beit Gemal, non lontano dalla città israeliana di Beit Shemesh, ad ovest di Gerusalemme. Le croci in calcestruzzo e legno di alcune tombe sono state spezzate e gettate a terra. Non è stata fatta nessuna rivendicazione e la polizia di Beit Shemesh, avvertita dei fatti il 30 dicembre 2015, ha aperto un’inchiesta.

Secondo una dichiarazione dei Salesiani, una profanazione simile era già avvenuta il 27 settembre 1981. Un intruso non identificato aveva rotto trenta croce di legno.

Nel mese di marzo 2014, un atto di vandalismo aveva preso di mira il monastero di Deir Rafat, località in cui sorge il santuario della Madonna della Palestina, sempre vicino a Beit Shemesh. Graffiti anti-americani e anti-cristiani erano stati scoperti sulle pareti del convento, e portavano il marchio del gruppo estremista ebraico “prezzo da pagare”.”.