In una lettera inviata al Cardinale Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha disposto che le questioni affrontate nella Relazione di Sintesi della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, approvata il 28 ottobre 2023 siano oggetto di studio approfondito.
La relazione di sintesi pubblicata al termine della prima sessione della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi elenca decine e decine di proposte e questioni da affrontare in vista della seconda sessione, che si terrà in Vaticano nell’ottobre 2024. Alcune di queste vanno a toccare specificatamente il Codice di Diritto Canonico e il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali per i quali si chiede esplicitamente una revisione (parte I capitolo 1 lettera q-r).
La Lettera al Popolo di Dio votata a scrutinio elettronico e segreto, e anche il documento di Sintesi votato, e sono circa 40 pagine.
Il Sinodo entra nel vivo. Dopo la Messa solenne in Piazza San Pietro di ieri con cui ha aperto la XVI Assemblea Generale Ordinaria e la prima congregazione generale svoltasi nel pomeriggio nell’Aula Paolo VI. Nella giornata di oggi sono entrati in scena i Circoli Minori, i piccoli gruppi in cui sono stati suddivisi i membri del Sinodo per appartenenza linguistica.
Veglie, ritiri e pellegrinaggi per i padri e le madri del Sinodo che si apre il prossimo 4 ottobre.
Alla vigilia della pubblicazione di una “nuova” Laudato si’, la Segreteria Generale del Sinodo intende dare il suo contributo alla salvaguardia del creato attraverso una forma di compensazione delle emissioni di CO2 residue prodotte dalla prossima XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
E' stata presentata oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede l'iniziativa, aperta a tutti, promossa e animata dalla Comunità di Taizé, "Together – Raduno del Popolo di Dio" e la Veglia di Preghiera Ecumenica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro il prossimo 30 settembre. Tutto alla Vigilia della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Paolo Ruffini illustra anche alcuni aggiornamenti sulla XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
Uno degli avvenimenti più importanti nella vita della Santa Sede e della Chiesa cattolica è il Sinodo dei Vescovi.
Quello che Papa Francesco si appresta a presiedere in ottobre sarà il quinto sinodo dall’inizio del pontificato. Finora il Pontefice ha convocato una assemblea straordinaria, due assemblee ordinarie ed una speciale.
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Nuovo in realtà non era solo il Papa: anche il Segretario Generale del Sinodo era neofita. L’Arcivescovo croato Nikola Eterovic era infatti stato nominato nel 2004 da Giovanni Paolo II, succedendo così al Cardinale Jan Pieter Schotte.
Nel 1994 – dal 10 aprile all’8 maggio – è la volta della I assemblea speciale per l’Africa. Il Sinodo si svolge mentre in Ruanda è in corso una guerra che sfocia in un vero genocidio.
Nei suoi quasi 27 anni di pontificato Giovanni Paolo II ha presieduto ben 15 diversi sinodi: 6 assemblee generali ordinarie, 1 straordinaria e 8 speciali.
Dal 1965, data della pubblicazione di Apostolica Sollicitudo, al 6 agosto 1978, giorno in cui morì, Papa Paolo VI ha presieduto quattro assemblee ordinarie ed una straordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Il Sinodo dei Vescovi è una intuizione di Papa Paolo VI. Prima della conclusione del Concilio Vaticano II, nel dicembre 1965, il Pontefice decise di istituirlo per proseguire l’esperienza conciliare. Il 15 settembre 1965 Paolo VI firmò la lettera apostolica in forma di motu proprio Apostolica Sollicitudo che disponeva l’istituzione del Sinodo dei Vescovi. “La sollecitu
La Conferenza Episcopale Italiana ha designato cinque vescovi al prossimo Sinodo sulla sinodalità che si terrà in Vaticano a partire dal prossimo ottobre. Le scelte rappresentano in buona sostanza le diverse sensibilità della Chiesa Italiana.
Il Sinodo dei Vescovi è una intuizione di Papa Paolo VI. Prima della conclusione del Concilio Vaticano II, nel dicembre 1965, il Pontefice decise di istituirlo per proseguire l’esperienza conciliare.
Il Sinodo non ha nessuna agenda, e non la hanno nemmeno le Assemblee Sinodali Continentali che si terranno nei prossimi giorni e che porteranno delle conclusioni da restituire alle Chiese particolari, prima che la Segreteria Generale del Sinodo le riassuma nell’Instrumentum Laboris del Sinodo 2023-2024 sulla sinodalità. I cardinali Mario Grech e Jean-Claude Hollerich, rispettivamente segretario generale del Sinodo e relatore generale del Sinodo 2023 – 2024, prendono carta e penna e scrivono ai vescovi di tutto il mondo, per spiegare le loro responsabilità in questo sinodo che “da evento a processo”.
Una veglia ecumenica di giovani, alla presenza di Papa Francesco e dei rappresentanti delle altre confessioni cristiane, ma aperta a tutto il popolo di Dio. L’idea è stata lanciata da Frere Alois, priore della Comunità di Taizé, sulla scorta dei grandi incontri ecumenici della comunità fondata da Frere Roger Schutz. La veglia si terrà il 30 settembre, alla vigilia del Sinodo sulla Sinodalità che si terrà in Vaticano dal 4 al 29 ottobre 2023.
“Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada, insieme. Incontrare, ascoltare, discernere: tre verbi del Sinodo”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’omelia pronunciata durante la Messa con cui, in San Pietro, ha aperto la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Papa Francesco ha aperto stamane in Vaticano il Momento di Riflessione per l’inizio del Processo Sinodale “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, che dà di fatto il via alla lunga e nuova formula del Sinodo dei Vescovi.