Chi c’è a capo della Commissione degli avvocati nominata da Papa Francesco

La nuova costituzione apostolica Praedicate Evangelium prevede un albo degli avvocati registrati in Vaticano. Il loro operato sarà valutato da una commissione, appenna nominata dal Papa

Tribunale vaticano

Con le variazioni dell’Annuario Pontificio del 15 giugno, diffuse nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede il 21 giugno, entra in funzione la Commissione per gli Avvocati. La Praedicate Evangelium, annuncia che viene stabilito un registro di avvocati abilitati. E, si legge all’articolo 239, “Il Segretario di Stato, udita una Commissione stabilmente costituita a tale scopo, provvede all’iscrizione all’Albo dei Professionisti in possesso dei requisiti di cui al § 1 che ne abbiano fatto adeguata richiesta. Qualora tali requisiti venissero a mancare, gli stessi decadono dall’Albo”.

Vediamo come è composta. Presidente è il Cardinale Dominique Mamberti, che è il Prefetto della Segnatura Apostolica e anche presidente del Tribunale di Cassazione dello Stato di Città del Vaticano.

Quindi, il Decano della Rota Romana, Monsignor Alejandro Arellano Sedillo. Monsignor Pawel Malecha, avvocato rotale, che lavora dal 2002 in Segnatura.

Altro membro è monsignor Simone Renna, a sorpresa diventato sottosegretario della Congregazione del Clero poco tempo fa.

La commissione include anche il barnabita Padre Orlando Manzo, che ha coordinato, presso il dicastero dei religiosi, il quarto ufficio, che si occupa dei provvedimenti eccezionali di governo, in particolare tratta le questioni riguardanti la nomina di Assistenti, Visitatori Apostolici e Commissari Pontifici, l’avvocato Giuseppe Puglisi Alibrandi, vice segretario del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano; e il giurista Paolo Moneta, che nel 2014, fu l'unico esperto laico voluto da Papa Francesco come membro della commissione per la riforma del processo matrimoniale canonico. 

Per quanto riguarda gli avvocati, la Praedicate Evangelium se ne occupa dagli articoli 238 al 240.

Nell’articolo 238 si statbilisce che pltre all’Albo degli Avvocati della Rota Romana, esiste un Albo degli Avvocati, abilitati ad assumere, a richiesta delle persone interessate, il patrocinio delle cause presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica ed a prestare altresì la loro opera nei ricorsi gerarchici dinanzi alle Istituzioni curiali”.

L’articolo 239 definisce chi può essere iscritto all’albo e il ruolo della commissione. L’articolo 240 spiega che “il Corpo degli Avvocati della Santa Sede è costituito di preferenza da quelli iscritti all’Albo degli Avvocati presso la Curia Romana. Essi potranno assumere il patrocinio delle cause, a nome della Santa Sede o delle Istituzioni curiali, dinanzi ai Tribunali sia ecclesiastici che civili”.

Gli avvocati sono nominati per un quinquennio rinnovabile e cessano dall’incarico al 75esimo anno di età. Possono essere revocati per gravi motivi. Si chiede loro di “condurre una vita cristiana integra ed esemplare e ad adempiere gli incarichi loro affidati con la massima coscienza e per il bene della Chiesa”.

Tags: Commissione avvocati , Riforma della Curia

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