Europa

L'arcivescovo di Parigi Ulrich davanti l'altare in ricostruzione di Notre Dame, immagine da un documentario / Vatican News

Francia, verso la riapertura di Notre Dame. L’arcivescovo di Parigi: “È un rinascimento”

A cinque anni dall’incendio che colpì Parigi e la Francia come un pugno in pieno viso, Notre Dame de Paris, la cattedrale di Parigi, un simbolo dell’unità nazionale, viene riaperta al culto. Tutto è pronto per la celebrazione dell’8 dicembre, quando l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich riconsegnerà la cattedrale ai parigini. I lavori, in quel momento, non saranno del tutto terminati, ma sarà già visibile una cattedrale rinnovata nei colori, più ariosa, ma tutto sommato sempre lo stesso cuore spirituale della Francia.  

Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk alla plenaria della Conferenza Episcopale di Francia, 5 novembre 2024 / UGCC

Ucraina, Sua Beatitudine Shevchuk: “Siamo testimoni di speranza”

Un viaggio di dieci giorni in Francia, su invito della Conferenza Episcopale Francese, non per portare il dramma della guerra, ma piuttosto per portare la speranza nel mezzo di una situazione difficile. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha concluso il 5 novembre una lunga visita ufficiale che lo ha portato ad avere i massimi incontri istituzionali (con il presidente Macron, con il ministro dell’Interno Retailleau, con il ministro degli Esteri Barrot), ma anche e soprattutto ad incontrare le comunità greco cattoliche ucraine in Francia e a prendere contatto con una Chiesa di Francia che si sente molto vicina al popolo ucraino.  

Padre Imre Kozma in un ritratto / Twitter

Ricordando padre Imre Kozma, leggenda della Caritas Ungherese

I documentari che ne parlano, raccontano dello “Sconosciuto padre Kozma”, o ricordano la sua frase “La vita è fatta per essere donata”. Ma padre Imre Kozma, scomparso lo scorso 17 ottobre all’età di 85 anni, era molte cose tutte in una persona. Una sorta di personaggio leggendario in Ungheria, dove inventò il ponte per i rifugiati provenienti dalla Germania dell’Est, una operazione che coinvolse decine di migliaia di persone. Era fondatore del Servizio di Beneficenza ungherese dell’Ordine di Malta . È stato arrestato e interrogato più volte dal governo comunista.  

Il vescovo László Felföldi di Pécs / Tömör Balázs

La diocesi di Pécs ha più di mille anni. Il vescovo: “Camminatori, non viaggiatori”

La diocesi di Pécs, nel sud dell’Ungheria, ha più di mille anni. È una comunità che si è rafforzata nelle vicissitudini storiche, che vive profondamente il suo essere varia, che ha una vibrante vita culturale. Ed è lì che, nel novembre del 2020, è arrivato László Felföldi come vescovo.  

Daniel Ibanez CNA

Suicidio assistito, i Vescovi inglesi e gallesi contestano il provvedimento e invitano all'adorazione eucaristica

Il cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster, e gli altri vescovi di Inghilterra e Galles chiedono a tutti i cattolici di aderire alla adorazione di un’ora del Santissimo Sacramento che si terrà nel corso della riunione della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles mercoledì 13 novembre alle 17.30. Tutti pregheranno per la difesa della dignità della vita umana e per sostenere una cultura della vita nel Regno Unito.

I consigli permanenti dei vescovi di Ungheria e Romania insieme a Bucarest, 11 ottobr 2024 / Conferenza Episcopale di Romania

Verso la riconciliazione: i vescovi di Romania e Ungheria si incontrano

Non deve essere un percorso facile, quello della riconciliazione. Specialmente se di mezzo c’è un trattato di pace che ha creato non poche controversie, territori i cui confini non raccontano le popolazioni, e una storia comune che però è quella comunista, che in fondo non fa altro che dividere, piuttosto che unire. Eppure, Romania e Ungheria hanno avviato da tempo un percorso comune, con una riunione annuale dei Consigli Permanenti dei vescovi di entrambe le nazioni.  

Il santuario di Torreciudad in Aragona, Spagna / Santuario de Torreciudad - sito internet

Perché Papa Francesco ha inviato un commissario a Torreciudad in Spagna?

Perché Papa Francesco ha inviato un commissario pontificio plenipotenziario speciale per la Basilica di Torreciudad e dintorni? Perché il santuario è da anni al centro di un conflitto tra la diocesi e l’Opus. La diocesi di Barbastro-Monzon aveva infatti concesso contrattualmente i diritti all’uso del monastero nel 1962, ma ora l’attuale vescovo vorrebbe ribaltare la situazione annullando il contratto.  

Il rimontaggio delle campane di Notre Dame di Parigi / Paris Catholique

Ritornano le campane di Notre Dame

Ritorna la Vergine a Notre Dame, con una novena che toccherà la cattedrale di Parigi dal 7 al 15 novembre. E sarà una delle ultime attività nella cattedrale restaurata, che riaprirà il prossimo 8 dicembre. A inizio settembre, sono tornate anche le campane della cattedrale di Parigi, colpita da un incendio il 15 aprile 2019.

Padre Barta in un momento della conferenza / Diocesi di Oradea

Tra Chiese di Oriente e Chiese di Occidente: il rapporto tra vescovo e sacerdoti

In una relazione densa, padre Cristian Barta, decano della Facoltà di Teologia Greco-Cattolica dell'Università Babeș-Bolyai, ha spiegato “Fraternità e umanità nel rapporto tra vescovi e sacerdoti” durante l’incontro annuale dei Vescovi Orientali, organizzato quest’anno dal Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa (CCEE) ad Oradea, in Romania.  

Papa Francesco in dialogo con gli studenti di UC Louvain, 28 settembre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Lovanio vs. Papa Francesco, le ragioni di una crisi

C’è stato chi, per diverso tempo, abbia dibattuto se l’UC Louvain dovesse mantenere la C del suo nome. Ovvero, se potesse ancora dirsi cattolica. Succedeva nemmeno troppo tempo fa, quando nel 2016 l’Università sospendeva i corsi di un suo professore reo – come fa Papa Francesco oggi - di aver sottolineato a lezione che “l’aborto è un omicidio”, oppure quando nel 2009 nei laboratori dell’università si cominciava a sperimentare su embrioni coltivati in vitro a condizione che questo non fosse fatto per scopo commerciale. Di certo, ora la domanda circolerà di nuovo, dopo il botta e risposta che c’è stato con Papa Francesco, il quale avrebbe, durante il suo discorso all’università lo scorso 28 settembre, ribadito una posizione riduttiva del ruolo della donna.  

Papa Francesco durante la Messa conclusiva allo Stadio Re Baldovino, Bruxelles, 29 settembre 2024 / Daniel Ibanez / EWTN - ACI Group

Papa Francesco in Belgio annuncia una nuova spinta per la causa di beatificazione di Re Baldovino

“Al mio rientro a Roma avvierò il processo di beatificazione di Re Baldovino. Che il suo esempio di uomo di fede illumini i governanti. Chiedo che i vescovi belgi si impegnino per portare avanti questa causa". Papa Francesco, dopo aver visitato la tomba del re che rifiutò di firmare la legge sull’aborto nel 1990, annuncia che darà una nuova spinta alla causa di beatificazione del re, iniziata nel 1995.  

Papa Francesco durante la Messa conclusiva del viaggio in Belgio, Stadio Re Baldovino, 29 settembre 2024 / Daniel Ibanez / EWTN - ACI Group

Papa Francesco in Belgio, “Il Vangelo della misericordia per costruire il futuro”

Il Vangelo del giorno è quello in cui Gesù dice che sarebbe meglio che chi scandalizza uno dei piccoli metta una macina da mulino al collo e sia gettato in mare, ed è l’occasione per Papa Francesco di ricordare che “scandalizzare” significa “ostacolare il cammino dei piccoli” – e sono parole che non possono cadere nel vuoto in un Belgio scosso dallo scandalo degli abusi. Ma Papa Francesco conclude parlando di testimonianza, guardando ad un esempio silenzioso, Anna di Gesù, mistica carmelitana che per sua scelta non ha lasciato niente di scritto e che Papa Francesco ha beatificato oggi. E, soprattutto, il Papa chiede di riprendere in mano il Vangelo della misericordia per costruire un futuro degno.  

Papa Francesco arriva all'UC Louvain, 28 settembre 2024 / Daniel Ibanez / EWTN - ACI Group

Papa Francesco agli studenti di Lovanio: “Lo studio ha senso solo quando si cerca la verità”

A Louvain-la-Neuve, l’università cattolica lavora a pieno ritmo e gli studenti hanno preparato da diverso tempo le questioni da portare all’attenzione di Papa Francesco. E questi, che la visita ne penultimo giorno del suo viaggio in Belgio, ascolta con attenzione i temi preparati, resta colpito in particolare dalla questione che riguarda il futuro e l’angoscia, ma nota anche che è “violento e arrogante il male che distrugge l’ambiente e i popoli”. E mette in luce le grandi sfide, da quella dell’eugenetica a quella dei nuovi sviluppi dell’intelligenza artificiale, chiedendo di scegliere tra manipolare la natura o coltivare la natura. Con una sottolineatura: lo studio ha senso solo quando si cerca la verità.  

Papa Francesco in visita alla tomba di Re Baldovino, Nostra Signora di Laeken, 28 settembre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco prega sulla tomba di Baldovino, il re che non volle firmare la legge sull’aborto

La visita alla tomba di re Baldovino, scomparso nel 1993, non è solo l’occasione per Papa Francesco di venerare un re profondamente cattolico, la cui causa di beatificazione è stata aperta nel 1995. È anche l’occasione di ribadire il suo no all’aborto, e di – come riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – esortare “i belgi a guardare a lui in questo momento in cui si fanno strada leggi criminali, auspicando che proceda la sua causa di beatificazione”.  

Papa Francesco nella Basilica di Koekelberg / AG / ACI Group

Papa Francesco in Belgio, le sue tre parole: evangelizzazione, gioia e misericordia

Il mandato di Papa Francesco per la Chiesa in Belgio consiste, nel suo classico stile, in tre parole: evangelizzazione, gioia e misericordia. Tre parole il cui significato Papa Francesco ha descritto durante il suo incontro con religiosi, religiose, sacerdoti, vescovi e seminaristi nel santuario di Koekelberg. E sottolinea che il processo sinodale deve essere “ritorno al Vangelo” non avere come obiettivo qualche riforma alla moda.  

La cappella della nunziatura apostolica di Bruxelles / CathoBel

Papa Francesco in Belgio, l’incontro con 17 vittime di abusi

Più di due ore di incontro, con 17 vittime di abusi sessuali, nella nunziatura di Bruxelles. Dopo aver esclamato a gran voce la vergogna per gli abusi nella Chiesa nel discorso al corpo diplomatico, nella sera del 27 settembre Papa Francesco ha compiuto l’atteso incontro con le vittime di abusi in Belgio.  

AG / ACI Group

Papa Francesco è arrivato in Belgio. Cerimonia e inni di benvenuto

Papa Francesco ha lasciato il Lussemburgo ed è arrivato in Belgio, a Bruxelles. E' tardo pomeriggio, sta quasi per finire questa prima giornata del 46.mo viaggio estero del pontificato di Francesco. Il Papa si fermerà in Belgio fino a domenica 29 settembre.

Wikicommons

Il Cardinale Ricard compie 80 anni: due anni fa l'ammissione di abusi

Il cardinale Jean-Pierre Ricard, arcivescovo metropolita emerito di Bordeaux (Francia), compie oggi 80 anni: è nato infatti a Marsiglia il 25 settembre 1944. Il porporato esce pertanto così dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave.

Il professor Jean Ehret, direttore della Luxembourg School of Religion & Society / LSRS

Verso Papa Francesco in Lussemburgo, la cultura, la fede e le sfide del Paese

Non è un Paese cristiano, e statisticamente i non credenti siano di poco la maggioranza. È un Paese che vive il benessere, ma anche le grandi diseguaglianze sociali. In cui la ricchezza rischia di sviluppare un pragmatismo senza cuore. In cui la fede deve trovare nuovi linguaggi per essere presente.  

CCEE

CCEE, concluso il 25/mo Incontro dei Vescovi Orientali Cattolici d’Europa

Dal 16 al 19 settembre si è svolto a Oradea, in Romania il 25/mo Incontro dei Vescovi Orientali Cattolici d’Europa, sul tema: “Il rapporto tra vescovo e sacerdoti - fraternità e umanità. Sinodo sulla sinodalità”, sotto l’egida del CCEE. All’incontro hanno partecipato 60 vescovi e sacerdoti in rappresentanza delle Chiese cattoliche orientali dell’Ucraina, Ungheria, Slovacchia, Cipro, Bielorussia, Italia, Grecia, Francia, Austria, Spagna, Bulgaria, Turchia, Macedonia del Nord, Serbia, Croazia, Romania. Erano presenti anche i vescovi cattolici di rito latino dalla Conferenza Episcopale di Romania e Repubblica Moldova.