Città del Vaticano , lunedì, 28. aprile, 2025 17:36 (ACI Stampa).
La terza messa in suffragio di Papa Francesco è quella dedicata dalla Diocesi di Roma al suo Vescovo, il Papa e il coro che nella basilica vaticana accompagna la liturgia è quello della Diocesi diretto da monsignor Marco Frisina. A presiedere la celebrazione è il cardinale Vicario Baldassere Reina, uno dei pochi che rimane in carica durante la Sede Vacante.
Le letture e le preghiere sono ovviamente proprie, e la omelia di Reina parla di "pecore senza pastore". E spiega: "In questo tempo, mentre il mondo brucia, e pochi hanno il coraggio di proclamare il Vangelo traducendolo in visione di futuro possibile e concreto, l’umanità appare come pecore senza pastore".
Il cardinale Reina commenta le letture: "Le parole, i gesti, le azioni apprese dal Maestro, l’annuncio del regno del Dio veniente, la necessità del cambiamento di vita, uniti a segni capaci di dare carne alle parole: una carezza, una mano tesa, discorsi disarmati, senza giudizi, liberatori, non timorosi del contatto con l’impurità". E "Gesù il vero pastore della storia che ha bisogno della sua salvezza, conosce il peso che grava su ognuno di noi nel continuare la sua missione, soprattutto mentre ci troveremo a cercare il primo dei suoi pastori sulla terra".
E oggi come al tempo dei primi discepoli stanchezza e timore pesano e però non "può essere, questo, il tempo di equlibrismi, tattiche, prudenze, il tempo che asseconda l’istinto di tornare indietro, o peggio, di rivalse e di alleanze di potere, ma serve una disposizione radicale a entrare nel sogno di Dio affidato alle nostre povere mani".
E parlando di novità, commentando l' Apocalisse, il cardinale dice: "Di fronte all’annuncio di questa novità non potremmo accondiscendere a quella pigrizia mentale e spirituale che ci lega alle forme dell’esperienza di Dio e di pratiche ecclesiali conosciute nel passato e che desideriamo debbano ripetersi all’infinito, soggiogati dalla paura delle perdite connesse ai cambiamenti necessari".