Città del Vaticano , lunedì, 5. maggio, 2025 12:00 (ACI Stampa).
“Lui vive e ti vuole vivo!" Sono queste parole il centro dell’esortazione apostolica “Christus vivit” di Papa Francesco, frutto del Sinodo 2018 dedicato interamente ai giovani. Un’esortazione che è stata firmata dal Pontefice argentino in una location davvero unica, ovvero nella Santa Casa di Loreto il 25 marzo 2019 per essere indirizzata “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”. È stata poi pubblicato il 2 aprile dello stesso anno.
Un’Esortazione Apostolica risultato del Sinodo sui “giovani, la fede e il discernimento vocazionale “che si è tenuto dal 3 al 28 ottobre 2018. Il Pontefice, infatti, aveva affermato che, nel redigerla, si era ispirato ai dibattiti e alle conclusioni del Documento finale di quegli incontri.
Nel testo in particolare Papa Francesco ricorda la gioventù di Gesù che "grazie alla fiducia dei suoi genitori si muove con libertà e impara a camminare con tutti gli altri". Infatti - scrive il Papa - "Gesù non illumina voi, giovani, da lontano o dall’esterno, ma partendo dalla sua stessa giovinezza, che egli condivide con voi". Se Cristo è giovane, lo è anche la Chiesa e il Pontefice chiede "al Signore che liberi la Chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, frenarla, renderla immobile. Chiediamo anche che la liberi da un’altra tentazione: credere che è giovane perché cede a tutto ciò che il mondo le offre, credere che si rinnova perché nasconde il suo messaggio e si mimetizza con gli altri. No. È giovane quando è sé stessa, quando riceve la forza sempre nuova della Parola di Dio, dell’Eucaristia, della presenza di Cristo e della forza del suo Spirito ogni giorno".
Tanti gli altri temi toccati nel Documenti che è fatto di ben 299 paragrafi: una Chiesa giovane che si rinnova, l'eterogeneità dei giovani, Maria come riferimento per i giovani, i giovani in un mondo in crisi, i migranti, i problemi dei giovani, gli abusi sessuali sui minori, i giovani come momento di discernimento vocazionale, il rapporto tra giovani e anziani, la pastorale giovanile, la vocazione al matrimonio e la vocazione alla vita consacrata.
Francesco sugli abusi in questa esortazione ringrazia le vittime che hanno il coraggio di denunciare e poi precisa che i preti pedofili sono una esigua minoranza. La Chiesa "non ha paura di mostrare i peccati dei suoi membri. Ricordiamoci però che non si abbandona la Madre quando è ferita". Da qui la possibilità di una nuova Pentecoste per la Chiesa.