Città del Vaticano , domenica, 26. ottobre, 2025 12:20 (ACI Stampa).
In occasione dell’Angelus domenicale Papa Leone XIV commenta l’episodio evangelico del pubblicano e del fariseo.
Il fariseo “si sente migliore degli altri, che giudica in modo sprezzante. Denota un’osservanza della Legge esatta, priva di misericordia. Il pubblicano ha tanto da farsi perdonare Eppure, alla fine della parabola, Gesù ci dice che proprio lui, tra i due, è quello che torna a casa perdonato e rinnovato dall’incontro con Dio”.
Il Papa spiega perché: “il pubblicano ha il coraggio e l’umiltà di presentarsi davanti a Dio. Gesù ci dà un messaggio potente: non è ostentando i propri meriti che ci si salva, né nascondendo i propri errori, ma presentandosi onestamente, così come siamo, davanti a Dio, a sé stessi e agli altri, chiedendo perdono e affidandosi alla grazia del Signore”.
Infine l’invito di Papa Leone: “Non abbiamo paura di riconoscere i nostri errori, di metterli a nudo assumendocene la responsabilità e affidandoli alla misericordia di Dio. Potrà così crescere, in noi e attorno a noi, il suo Regno, che non appartiene ai superbi, ma agli umili, e che si coltiva, nella preghiera e nella vita, attraverso l’onestà, il perdono e la gratitudine”.
Dopo aver recitato l’Angelus, il Papa esprime vicinanza alle popolazioni del Messico orientale colpite nei giorni scorsi da un alluvione.



