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"Abiterai la terra". In un volume dell'Ac i commenti all'Enciclica di Francesco

Laudato si' | La copertina della edizione italiana di Laudato si' | AA Laudato si' | La copertina della edizione italiana di Laudato si' | AA

L’enciclica "Laudato si’" riletta e commentata da filosofi, economisti, teologi e scienziati, chiamati a raccolta dall’Azione Cattolica. Nasce così il volume “Abiterai la terra”, edito dall’Editrice Ave e curato dal vicepresidente dell’Ac e docente universitario Giuseppe Notarstefano.

L’enciclica, d’altronde, spiegano dall’editrice dell’Associazione, “sta suscitando molta attenzione nell’opinione pubblica. I temi in essa contenuti fanno parte del vivere quotidiano”.

Perché se l’uomo si oppone al ritmo della natura e del creato, “l’acqua dolce che corre nei fiumi non si può bere e non offre un ambiente salutare per i pesci, l’acqua salata dei mari diviene inquinata e sporca e inadatta al mantenimento della diversità biologica oceanica. L’aria inquinata da gas tossici emessi dalle industrie e degli autoveicoli rende miserabile la vita in alcune grandi metropoli. Le foreste tropicali si riducono e i ghiacciai si sciolgono”. Lo pensa Sandro Calvani, esperto di economia dello sviluppo e ora Consulente senior per la pianificazione strategica presso la Mae Fah Luang Foundation di Bangkok.

Tra gli autori dei commenti, Beatrice Draghetti, Flaminia Giovannelli, Fabiano Longoni, Luigi Alici, Sandro Calvani, Pablo Canziani, Luigi Fusco Girard, Giuseppe Notarstefano, Gianmaria Polidoro, Stefano Zamagni, Matteo Truffelli, per “dire ancora una volta quanto il ‘cantico delle creature’ di papa Francesco sia una risposta molto concreta ai temi dello sviluppo, dell’ambiente e della salvaguardia del creato. Una risposta e uno stimolo che vengono offerti all’attenzione di fedeli, agnostici e non credenti, nella convinzione che cielo e terra non appartengono solo a Chiese e religioni”.

Per il filosofo Luigi Alici, due sono i punti fondamentali dell’enciclica: la radicalità della proposta e la coerenza del metodo. “Papa Francesco – spiega l’ex presidente nazionale dell’Ac - riformula i termini dei problemi, invita ad assumere sui conflitti uno sguardo diverso. L’enciclica invoca quindi una vera e propria “conversione ecologica”, impegnando la stessa fede cristiana nella ricerca di un’alleanza tra umanità e ambiente, e quindi di un’autentica ‘fraternità universale’”.

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”Siamo di fronte – continua Alici - a una sfida che a nessuno è lecito ignorare o minimizzare; dunque ‘nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa’”.