"I crimini e i peccati degli abusi sessuali sui bambini non devono essere tenuti segreti mai più. Garantisco la zelante vigilanza della Chiesa per proteggere i bambini e la promessa della piena responsabilità per tutti".  Lo aveva detto Papa Francesco negli Stati Uniti e ora lo rilancia il presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, cardinale Sean O’Malley. In una nota insieme agli altri membri dell'organismo, ribadisce l'obbligo di segnalare sospetti abusi sessuali alle autorità civili.

Come riporta la Radio Vaticana nella dichiarazione si legge: “Il presidente e gli altri membri della Commissione desideriamo affermare che i nostri obblighi ai sensi del diritto civile devono essere rispettati, certamente, ma anche al di là di tali vincoli, abbiamo tutti la responsabilità morale ed etica di denunciare gli abusi presunti alle autorità civili che hanno il compito di proteggere la nostra società”.
“Negli Stati Uniti - prosegue la dichiarazione - la Carta dei nostri Vescovi afferma chiaramente l'obbligo per tutte le Diocesi/Eparchie e per tutto il personale di denunciare i sospetti abusi alle autorità pubbliche. Ogni anno presso la nostra riunione di novembre, in una sessione di formazione per i nuovi vescovi, questo obbligo è ribadito, e durante ogni mese di febbraio la seconda Conferenza propone un programma di formazione per i nuovi vescovi che ribadisce in modo chiaro ed esplicito questo obbligo”. 

“Come Commissione consultiva del Santo Padre per la tutela dei minori - conclude la nota - abbiamo recentemente condiviso con Papa Francesco una panoramica estesa delle iniziative di educazione della Commissione per le Chiese locali nel corso degli ultimi due anni, e ribadito la volontà dei membri di fornire materiali per i corsi offerti in Roma, compreso tra gli altri il programma annuale di formazione per nuovi vescovi e per gli uffici della Curia Romana affinché possano utilizzarli nei loro sforzi per la protezione dei minori”.