Advertisement

“Alabardiere, chi sei tu?” Giurano le nuove reclute della Guardia Svizzera

Il Giuramento delle Guardie Svizzere | Il Giuramento delle Guardie Svizzere | CNA/Daniel Ibáñez Il Giuramento delle Guardie Svizzere | Il Giuramento delle Guardie Svizzere | CNA/Daniel Ibáñez

Con emozione, il Comandante della Guardia Svizzera Cristoph Graf introduce il giuramento delle 32 nuove reclute che entrano così a far parte della Guardia del Papa. “E’ una emozione palpabile – dice – Con gioia e orgoglio, 32 uomini giureranno di dare la loro vita per il Papa… vista la tensione, la situazione esige grande convinzione.”

C’è il solito parterre per il giuramento della Guardia: l’arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato (il Segretario di Stato ha celebrato Messa nella mattina); il capo del protocollo Mons. José Avelino Bettancourt; il Prefetto della Casa Pontificia Georg Gaenswein; il Cardinal Gehrard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede; il Cardinal Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato di Città del Vaticano; i Cardinali Antonio Maria Vegliò e Domenico Calcagno.

Ma ci sono soprattutto le reclute, e il comandante Graf, che per la prima volta presiede un giuramento da comandante. “Vista la tensione della situazione – dice – la scelta esige grande convinzione. La questione della sicurezza non va sottovalutata e per questo vogliamo compiere con coscienza il compito che ci è stato affidato. Ringraziamo per questo Papa Francesco.”

Poi parla in tedesco di Madre Teresa di Calcutta. A fianco a lui, in piedi, il cappello. Il comandante sottolinea che la Guardia non ha bisogno di persone di mestiere, ma piuttosto di persone che “sentano il servizio come soldati della fede.” E dice ai genitori di essere vicini a queste giovani reclute.  

Prende quindi la parola il Cappellano della Guardia Svizzera, Don Pascal Burri. “Caro alabardiere – esordisce – vorrei farti una domanda: chi sei tu? Per i turisti sei riconosciuto per la divisa e per la tua arma, l’alabarda. Una alabarda da posizionare in modo corretto. (…)” Aggiunge che l’alabardiere è in fondo un profeta, perché la scrittura sottolineava che “trasformeranno le loro armi in falci” e tu “hai trasformato la tua alabarda in arma di pace. (…) Per questo sei discepolo di Cristo. Giura senza paura!”

Advertisement