Di fronte a segni di radicalizzazione del discorso comunitario e religioso in Europa, è necessario riaffermare come comunità religiose del continente, il nostro profondo desiderio di dialogo. E’ urgente arginare l’incremento della diffidenza, dell’odio, e una certa stigmatizzazione in particolare dell’idea che una convivenza tra cristiani e musulmani sia impossibile”, afferma mons. Duarte da Cunha, Segretario generale del CCEE, a poche ore dell’apertura questo pomeriggio (ore 18) a St. Maurice (Svizzera) dell’incontro dei vescovi e delegati delle Conferenze episcopali d’Europa per le relazioni con i musulmani in Europa. L’incontro, promosso dal CCEE, vede la partecipazione di circa 35 delegati che si confronteranno sul tema La radicalizzazione dell’Islam.
 
“Come uomini di fede, abbiamo chiaro che l’umanità è dono di Dio Creatore, e che siamo chiamati a custodire ogni giorno questo dono della vita attraverso una convivenza pacifica e rispettosa degli uni e degli altri. Il dialogo, se fatto con carità e senza pregiudizi, è apertura all’altro, non persegue l’assimilazione o il sincretismo religioso; è quello strumento di ricerca della verità che permette una vera conoscenza reciproca”.
 
Ad aprire i lavori questo pomeriggio, il cardinale Jean Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux, già vice-presidente del CCEE, e il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.