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Clima e nuove schiavitù, Sindaci riuniti in Vaticano

Mons. Sanchez Sorondo in conferenza stampa |  | Marco Mancini - Aci Stampa Mons. Sanchez Sorondo in conferenza stampa | | Marco Mancini - Aci Stampa

I Sindaci delle grandi città in Vaticano i prossimi 21 e 22 luglio per discutere della correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù. L’evento è organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. I primi cittadini saranno ricevuti da Papa Francesco nella tarda mattinata del 21 luglio.

Una settantina finora i Sindaci che hanno aderito all’invito. Tra loro quello di Roma, Parigi, Madrid, Boston, Oslo, Varsavia, Sao Paulo, Bogotà, Johannesburg, Manchester e San Francisco.

“Abbiamo invitato i Sindaci – ha spiegato Monsignor Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali - per trovare insieme le migliori pratiche a favore del contenimento dei cambiamenti climatici e l’eliminazione delle nuove forme di schiavitù”.

Ragioneremo – ha aggiunto il prelato – anche delle cause delle nuove forme di schiavitù. Tra queste vi è anche, come denunciato più volte da Papa Benedetto XVI, il relativismo. Papa Bergoglio nella Laudato Sì  sostiene che “questi fenomeni climatici indotti dagli esseri umani, insieme alla cultura del relativismo, spingono una persona ad approfittare di un’altra come un mero oggetto, obbligandola a lavori forzati o riducendola in schiavitù. Per Papa Francesco, questa è la stessa logica che porta a sfruttare sessualmente i bambini o ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi”.

Il Papa – ha proseguito Mons. Sanchez Sorondo – sottolinea come “i poveri e gli esclusi, nonostante incidano minimamente sulle alterazioni del clima e vivano spesso nelle periferie delle città, sono i più esposti alle terribili minacce derivanti dalle perturbazioni climatiche indotte dall’uomo. Tuttavia, oggi l’umanità ha alla sua portata le conoscenze scientifiche, gli strumenti tecnologici e i mezzi finanziari per invertire tale tendenza di origine antropica, ponendo fine, allo stesso tempo, alla povertà estrema attraverso soluzioni che includono energie rinnovabili e a bassa emissione di gas serra”. L’auspicio è dunque “il raggiungimento dell’ecologia integrale proposta dalla Laudato Sì”.

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Infine una precisazione sulla collaborazione con l’ONU. “Le Nazioni Unite – ha precisato il Cancelliere – non sono il diavolo e noi vogliamo una piena collaborazione, purchè non si vada contro la dottrina sociale della Chiesa. Tutti i Papi hanno parlato all’ONU e ora lo farà anche Francesco. In questo caso specifico non è il Vaticano in se ma l’Accademia a organizzare l’evento e ricordiamoci che la Santa Sede fa parte delle Nazioni Unite”.