Pochi mesi prima della fine del suo pontificato, Benedetto XVI – è il novembre 2012 – presiedette il suo ultimo concistoro, creando 6 cardinali, tutti elettori e tutti extraeuropei.

I prescelti dal Papa furono l'americano James Michael Harvey, Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le mura; il libanese Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti; l'indiano Baselios Cleemis Thottunkal, Arcivescovo maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi; il nigeriano John Olorunfemi Onaiyekan, Arcivescovo metropolita di Abuja; il colombiano Rubén Salazar Gómez, Arcivescovo metropolita di Bogotá ed il filippino Luis Antonio Tagle, Arcivescovo metropolita di Manila.

La particolarità di questo concistoro – oltre che nella composizione della lista dei nuovi porporati – sta nel fatto che si tratta del secondo concistoro convocato dal Papa nel corso del 2012. In febbraio infatti Benedetto XVI aveva proceduto alla creazione di altri 22 cardinali, di cui 18 con diritto di voto in conclave. Era dal 1929 – Pio XI regnante – che non venivano celebrati due concistori nello stesso anno solare.

Con il secondo concistoro del 2012, Benedetto XVI “bilanciava” il precedente tenuto in febbraio in cui aveva scelto ben 10 cardinali di Curia sui 18 elettori, puntando su Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; Manuel Monteiro de Castro, Penitenziere Maggiore di Santa Romana Chiesa; Santos Abril y Castelló, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore; Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti; Giuseppe Bertello, Presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato del medesimo Stato;  Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi;  João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica;  Edwin Frederick O'Brien, Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; Domenico Calcagno, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e Giuseppe Versaldi, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.