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Coronavirus: è morto Monsignor Vincenzo Rini, sacerdote e giornalista

A causa del coronavirus, si è spento a Cremona la scorsa notte Monsignor Vincenzo Rini, ex direttore del giornale “La Vita Cattolica”

Monsignor Vincenzo Rini  |  | Chiesa di Milano Monsignor Vincenzo Rini | | Chiesa di Milano
A causa del coronavirus, si è spento la scorsa notte Monsignor Vincenzo Rini. Nella diocesi di Cremona era un sacerdote e un giornalista molto conosciuto. Aveva diretto per tanti anni il settimanale diocesano “La Vita Cattolica”.
Monsignor Vincenzo Rini, giornalista cremonese, aveva 75 anni. Da pochi giorni era stato ricoverato presso l’ospedale Maggiore di Cremona, ma le sue condizioni si sono aggravate in maniera irreversibile. E a causa del coronavirus, venerdì scorso, si è spento.
Nel suo ministero Monsignor Rini aveva dedicato grande passione alla comunicazione, ricoprendo incarichi importanti come quello di presidente della Agenzia di Stampa Sir e della Fisc, la Federazione italiana dei settimanali cattolici. Da due anni era anche stato nominato dalla CEI Assistente ecclesiastico nazionale dei Convegni di Cultura “Maria Cristina di Savoia”.
A causa della pandemia, come disposto dal decreto, non saranno celebrate le esequie, ma Monsignor Vincenzo Rini verrà tumulato nella cappella dei Canonici presso il cimitero di Cremona. Poi si procederà con una Messa di suffragio.
L'Ufficio Cei per le Comunicazioni Sociali ricorda don Rini, in una nota firmata da don Ivan Maffeis e da Vincenzo Corrado: "Abbiamo avuto il dono di conoscere don Vincenzo da vicino. Un dono che è andato oltre gli incarichi a livello nazionale e che è proseguito nel tempo, fino a poche settimane fa. Le nostre telefonate erano frequenti e arricchenti. Don Vincenzo aveva la capacità di leggere e ricomporre il frammento nell’insieme. E con questo spirito, ha guidato per oltre trent’anni il settimanale diocesano di Cremona. Il tutto con grande ironia. Militi ignoti è il titolo di un agile libretto scritto da don Vincenzo per ricordare diciassette profili di sacerdoti incontrati durante la sua vita e che hanno lasciato un segno indelebile nella sua esistenza e nella sua vocazione presbiterale. Per noi don Vincenzo sarai sempre il nostro milite noto. Grazie per la tua testimonianza e per il tuo servizio alla Chiesa".

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Il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha espresso le sue condoglianze dall’ospedale: anche lui è ricoverato per il coronavirus. In Italia al 14 marzo si registrano un totale di 21.197 contagi da coronavirus.