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Coronavirus, Triduo Pasquale: disposizioni della Congregazione per il Culto Divino

Decreto firmato dal Cardinale Prefetto Robert Sarah

Il Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti |  | Archivio CNA Il Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti | | Archivio CNA

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti di fronte all’emergenza coronavirus ha emesso un decreto riguardante la celebrazione del Triduo Pasquale. 

Nello specifico si dispone che:

Le date del Triduo Pasquale non sono suscettibili di modifica.

La Messa crismale del Giovedì Santo può essere rimandata dal vescovo diocesano ad altra data.

La Messa in Coena Domini può essere concelebrata dai sacerdoti nelle diverse chiese parrocchiali senza la presenza dei fedeli, omesse la lavanda dei piedi e la processione del Santissimo Sacramento che andrà riposto nel tabernacolo.

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Il Venerdì Santo può essere celebrata la Passione del Signore senza la presenza dei fedeli. 

Per la Veglia pasquale valgono le stesse disposizioni. Viene omessa l’accensione del fuoco e la processione iniziale. Previsto solo il rinnovo delle promesse battesimali. 

Le processioni della Settimana Santa possono essere rinviate al 14 e 15 settembre.

Il decreto porta la firma del Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in data 19 marzo 2020 Solennità di San Giuseppe.