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Dalle diocesi: ecco le iniziative scelte per la Festa del Lavoro

Il Papa all'Ilva a Genova |  | Vatican Media / ACI Group Il Papa all'Ilva a Genova | | Vatican Media / ACI Group

Mercoledì prossimo, 1 maggio, Festa del Lavoro. E sono molte le diocesi italiane che in questo giorno promuovono diverse iniziative.

Anche la Chiesa Italiana, attraverso la Commissione Episcopale per i Problemi Sociali, la Giustizia, la Pace, ha rivolto un messaggio nel quale si ricorda come “l’orizzonte del lavoro è stato sintetizzato da papa Francesco in quattro aggettivi: libero, creativo, partecipativo e solidale e sviluppato in un percorso che ha coinvolto credenti e parti sociali prima e dopo la preparazione delle Settimane Sociali, contribuendo ad animare il dibattito nel paese. Siamo purtroppo lontani in molti casi da quel traguardo e da quell’orizzonte, che vede nel lavoro un’opportunità per affermare la dignità della persona e la sua capacità di collaborare all’opera creativa di Dio”. “La sfida – spiegano i presuli italiani - affascinante della vita del Paese (e quella su cui ci giochiamo il futuro del lavoro) può essere vinta solo superando la carestia di speranza, puntando su fiducia, accoglienza ed innovazione e non chiudendosi nella sterilità della paura e nel conflitto. Comprendendo che l’altro non è colui che mi contende una ricchezza data ma è un dono e un’occasione per costruire una torta più
grande”.

A Cremona il vescovo, Antonio Napolioni celebrerà la giornata diocesana del lavoro presso la ditta Sorem di Caravaggio promossa dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Cremona. “Nel panorama attuale è sempre più significativo fermarsi per mettere al centro il mondo del lavoro, o meglio, i lavoratori con i loro diritti, garantendo loro condizioni rispettose e dignitose. Anche nel nostro contesto sociale il bisogno di una attenzione particolare è doveroso”, ha detto il vicario zonale, don Marco Leggio: “proprio in questo senso quest’anno il vescovo sarà a Caravaggio per valorizzare questo momento celebrando l’Eucarestia”.

Momenti di riflessioni e preghiera in tutte le zone pastorali della diocesi di Milano dove l’arcivescovo, Mario Delpini presiederà la Veglia a Sartirana di Merate. La Veglia per il Lavoro nella diocesi ambrosiana fu istituita, ricorda il responsabile dell’ufficio diocesano, don Walter Magnoni dal cardinale Carlo Maria Martini quale “significativo momento di preghiera in vista del 1° maggio. I cristiani non solo partecipano ai vari cortei che solitamente vengono organizzati il giorno della Festa del Lavoro, ma pregano anche per ogni uomo e ogni donna, affinché attraverso un’occupazione dignitosa possano vivere bene la loro esistenza”. Il cardinale Dionigi Tettamanzi aveva portato questo evento nelle varie Zone pastorali, chiedendo che si svolgesse in tutte e sette. Poi, col cardinale Angelo Scola, si è ritornati a celebrare un’unica Veglia diocesana.
L’arcivescovo Mario Delpini, dopo aver presieduto lo scorso anno la sua prima Veglia per il Lavoro presso una sede universitaria, ha chiesto che quest’anno si promuovesse l’appuntamento in ogni Zona pastorale, aggiunge il sacerdote.

Primo maggio dedicato alla famiglia nella diocesi di Aversa. L’evento si terrà nel santuario “Madonna di Briano” e ruoterà intorno al tema “È ancora possibile”. Questo appuntamento del Primo Maggio è per “noi una tappa significativa tanto nel cammino diocesano quanto come esperienza vissuta dall’Ufficio per la pastorale familiare”, sottolinea il direttore don Massimo Spina. Momento clou della giornata la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Angelo Spinillo.

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Di famiglia si sta parlando ad Assisi alla XXI Settimana Nazionale di studi sulla spiritualità coniugale e familiare con oltre 400 partecipanti fra sacerdoti e coppie di sposi, responsabili per la pastorale familiare nelle diocesi Italiane, sul tema “Gaudete et exsultate nell’Amoris laetitia: vie di santità coniugale e familiare”.
La Settimana è l’occasione per sperimentare l’allegria di essere famiglia. Così, nella giornata di ieri una visita a Gubbio, con giochi e laboratori fra genitori e figli. “Insieme ai consacrati – spiega don Paolo Gentili, Direttore dell’ Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia -, abbiano provato a ritessere le relazioni, addomesticando rabbie o rancori, nella luce di San Francesco che ammansì il lupo”. Domani “proveremo a farci dono di buone prassi, scambiandoci la ricchezza che si vive nelle varie Chiese locali d’Italia”. Il convegno si concluderà con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Stefano Russo, Segretario Generale della CEI. 

Lo stesso segretario ha aperto, mercoledì scorso a Seveso, nella diocesi di Milano, il convegno nazionale della Fondazione Migrantes. Nel suo intervento ha sottolineato come la sua presenza al convegno è “il segno di una condivisione per chi opera un servizio nell’ambito dei migranti nella Chiesa. Si parla spesso di migranti e se ne parla come di emergenza. In realtà – ha aggiunto - sappiamo bene che ci sono sacerdoti religiosi e laici che si occupano da tanto tempo dei migranti e lo fanno quotidianamente”.