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Dalle diocesi: i vescovi della Campania chiedono il digiuno contro la "terra dei fuochi"

La terra dei fuochi  |  | www.agensir.it La terra dei fuochi | | www.agensir.it

Quattro vescovi della Campania si dicono preoccupati per il degrado nel quale vivono i fedeli. I presuli prendono spunto dai recenti, “gravissimi incendi” che ci sono stati in questi ultimi mesi nei luoghi che erano stati adibiti alla raccolta, allo stoccaggio e, in qualche modo, già al trattamento dei rifiuti.

“Abbiamo appreso e seguiamo con attenzione – scrivono  i vescovi di Caserta, Acerra, Nola e Aversa, mons. Giovanni D’Alise, mons. Antonio Di Donna, mons. Francesco Marino e mons. Angelo Spinillo - l’attività e l’impegno che le autorità di governo, sia locale che regionale e nazionale, stanno ancora rivolgendo al problema ed alle sue cause per cercare una soluzione efficace. 

Come Chiesa campana, con il coinvolgimento di tante persone, in tempi ancora recenti, abbiamo richiamato l’attenzione dei cittadini e delle autorità sulla gravità dell’inquinamento ambientale della nostra terra e sulla drammaticità delle sue ricadute sulla salute e sulla vita della nostra gente. Con grande dispiacere, abbiamo dovuto sopportare che la nostra terra, da sempre identificata come l’antica, splendida ‘Campania felix’, sia stata, ora, indicata come ‘terra dei fuochi’”.

Da qui l’invito alla comunità cristiana a “testimoniare  la verità della fede, a riconoscere che la terra e la vita sono un dono che la sapienza luminosa del Creatore ci ha offerto e ci ha affidato”. Davanti a queste forme di inquinamento i presuli delle quattro diocesi campane avvertono un “senso di impotenza, di incapacità a fermare la mano di chi inquina o incendia rifiuti. C’è il forte rischio che davanti al male, che agisce nelle tenebre, si rimanga indifferenti, abituati, rassegnati”.

I vescovi invitano, quindi, ad una giornata di digiuno il prossimo 29 novembre: una giornata, spiegano, che possa “culminare in un momento di preghiera comunitaria”:  “il silenzioso digiuno dei cristiani e l’intensità della preghiera comune vorranno essere un atto di conversione, di riparazione per i peccati commessi contro la bellezza e la bontà della natura che Dio ci ha donato, e speriamo possa coinvolgere ed essere come un’onda lunga, che parte da lontano per arrivare ad immergere in sé ogni scoglio e ciò che trova sul suo cammino”.

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La chiesa italiana continua il suo impegno verso le persone più bisognose. Il sito della Cei informa che a novembre 109 progetti sono stati finanziati dal Comitato per gli interventi caritativi stanziando, dai fondi 8xmille, oltre 13 milioni di euro. Progetti con al centro, in particolare  l’educazione e la cura dell'ambiente.

E ancora, recentemente, durante un convegno nella diocesi di Perugia-Città
della Pieve -
guidata dal presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti – sul tema “Dignità e lavoro”, è emersa la volontà di creare in Umbria un Osservatorio permanente sul delicato fenomeno dell’occupazione, in primis giovanile. Un Osservatorio che stimoli e valorizzi le “buone pratiche” per un “lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale”, come le ha definite il card. Bassetti nell’aprire e nel concludere il convegno.

Il porporato ha espresso soddisfazione per la riuscita del convegno nel cogliere “un interesse e una concordia nell’affrontare insieme un tema delicato quale è il lavoro. L’Umbria, regione piccola, ha forse più bisogno di altre di stringersi insieme nell’affrontare questo tema”. Preoccupa – ha detto - vedere giovani “volenterosi lasciare la nostra Umbria per motivi di lavoro”.  E un piccolo esempio di solidarietà-condivisione viene dal progetto “SoSteniamo il lavoro” promosso dalla Caritas perugina insieme agli Uffici diocesani per i problemi sociali e il lavoro e per la pastorale giovanile e finanziato dall’8xMille della Chiesa
cattolica.

“SoSteniamo il lavoro” ha coinvolto ad oggi 25 realtà produttive sensibili ed ha offerto una prima opportunità occupazionale dignitosa a 27 giovani e adulti (tirocini avviati). Le fasi successive di questo progetto saranno avviate nei primi mesi del 2019, offrendo opportunità di lavoro, formazione professionale e possibilità di fare impresa ad altri 40 giovani e adulti, investendo complessivamente (per i tre anni della sua durata 2018-2020) la somma di 570.000 euro.

E oggi, nella diocesi di Cesena-Sarsina l’inaugurazione di una nuova casa per l'accoglienza intitolata ai coniugi Bruna e Consilio Pistocchi. Nella nuova struttura, accanto alla Cattedrale,  14 posti disponibili i posti disponibili saranno 14. I locali sono stati ricavati da quelli della ex curia. Per l'occasione il vescovo, mons. Douglas Regattieri sul settimanale diocesano “Corriere Cesenate” ha evidenziato che l’iniziativa cade nelle celebrazioni della 2ª giornata mondiale dei poveri.

“Ancora tanti fratelli e sorelle non sanno dove dormire. E l’inverno – scrive il presule -  è di nuovo alle porte. Perciò, i locali della Curia, resisi liberi dopo il trasferimento degli uffici nell’edificio ex Sacra Famiglia in parte sono stati destinati, dal settembre scorso, all’accoglienza di una famiglia della Associazione  Papa Giovanni XXIII, che a sua volta ospita bambini e persone disagiate. Ora, il resto degli spazi, al primo piano, sarà occupato dal dormitorio diocesano che vuole essere una struttura permanente di accoglienza notturna per chi ne ha bisogno”. 

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La Chiesa cesenate – conclude mons. Regattieri – si “arricchisce di un’ulteriore opera-segno di carità. Ma non è e non vuole essere un motivo di vanto e di puro orgoglio: bensì un permanente appello a tutti perché, vedendo le opere, rendano gloria a Dio”.

Nella diocesi di Cosenza-Bisignano la scorsa settimana, un incontro sul tema “La ‘ndrangheta è l’antivangelo” per presentare il corso anti ‘ndrangheta che i seminaristi della diocesi calabrese e gli studiosi dell’Istituto di Scienze Religiose hanno iniziato a seguire nel loro percorso di studio.

Intanto la a diocesi di Gorizia si prepara, per il prossimo 28 novembre, alla festa della dedicazione della cattedrale, occasione per tutte le comunità cristiane di una diocesi di ricordarsi che il Corpo di Cristo che è la Chiesa può essere tale solo se cerca di vivere la comunione e l’unità attorno al successore degli apostoli. La particolarità di questa celebrazione – si legge sul settimanale diocesano “Voce Isontina” - è che avverrà “a lume di candela”, senza l’aiuto di illuminazione elettrica, ma solo con abbondanti lumini e candele poste su alcuni degli antichi candelieri.  E domenica prossima, 2 dicembre, prima domenica di Avvento, durante tutte le celebrazioni delle Messe, saranno raccolte le "Borse della spesa" con generi alimentari per  che saranno distribuite poi alle famiglie "bisognose".

Nell'ambito del cammino del nuovo anno pastorale della Diocesi di Termoli-Larino che quest'anno ha come tema “Il Disegno del Padre è Cristo, e noi in lui” (Gaudete et Exultate 21) si svolgerà oggi pomeriggio l' Assemblea diocesana che fa seguito al Convegno diocesano di  apertura dell' Anno Pastorale. Dopo la preghiera di apertura e l'introduzione del vescovo, mons. Gianfranco De Luca, ci sarà la relazione di p. Carlo Casalone della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, presidente della Fondazione Carlo Maria Martini. Ieri, invece, la celebrazione, nella diocesi di Velletri-Segni, della festa patronale di san Clemente I, papa e martire.

Ieri, quindi, messa pontificale presieduta dal vescovo, mons. Vincenzo Apicella e nel
pomeriggio solenne concelebrazione presieduta dal cardinale titolare della diocesi suburbicaria, Francis Arinze.