Advertisement

Diocesi Albenga-Imperia, prosegue la mostra “Onde barocche"

La mostra “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750”, inaugurata lo scorso aprile al Museo diocesano di Albenga, all’Oratorio della Ripa a Pieve di Teco e in numerosi siti diffusi sul territorio diocesano, è stata prorogata fino all’8 gennaio 2

Logo mostra |  | https://www.formaelucis.com/museo-diocesano Logo mostra | | https://www.formaelucis.com/museo-diocesano

La mostra “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750”, inaugurata lo scorso aprile al Museo diocesano di Albenga, all’Oratorio della Ripa a Pieve di Teco e in numerosi siti diffusi sul territorio diocesano, è stata prorogata fino all’8 gennaio 2023. Questo grazie al successo di pubblico.

"Onde barocche porta sotto i riflettori la ricchezza del patrimonio barocco: le sale del Museo Diocesano accolgono capolavori tra i più importanti e affascinanti di questa fase artistica. Ventitré opere, provenienti da alcune delle raccolte formatesi nei secoli nella Diocesi di Albenga-Imperia, sono per la prima volta in dialogo collettivo, dando la misura di quanto ricche fossero la vitalità artistica e la committenza del periodo", si legge sul sito della Docesi di Albenga.

Tra i protagonisti della mostra, che dà spazio a opere pittoriche con alcuni splendidi esemplari di scultura, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Domenico Fiasella, Luciano Borzone, Giulio Benso, i De Ferrari, Gioacchino Assereto, Giovanni Battista Casoni, Domenico Piola e Anton Maria Maragliano.

"Abbiamo avuto una nutrita presenza di studenti, tra cui si sono distinti quelli del Liceo Giordano Bruno di Albenga, ma non solo – raccontano i curatori della mostra, Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e don Emanuele Caccia, vicedirettore del Museo Diocesano – abbiamo ricevuto anche tanti gruppi arrivati da fuori regione appositamente per Onde barocche, e ci fa piacere ricordare la visita del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Genova e di Monza, in occasione della restituzione di un’opera trafugata negli anni Ottanta. Vogliamo ringraziare la Fondazione De Mari di Savona, che ci ha supportato per tutta l’iniziativa e i suoi progetti collaterali, ma anche tutti i volontari che hanno accompagnato gli eventi legati alla mostra e gli addetti del Museo Diocesano, che hanno svolto un ottimo lavoro con professionalità".

La mostra è realizzata grazie al contributo della Fondazione De Mari e con il patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, Comune di Albenga, Comune di Pieve di Teco. Top sponsor sono: Gruppo Verus, Sacchi Giuseppe s.p.a., Lusardi restauri 1951, CMF impianti di Donato Claudio, Kreo Costruzioni s.a.s.
Tutte le informazioni su orari e biglietti sul sito http://www.formaelucis.com

Advertisement