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Don Giovanni Nerbini è il nuovo vescovo di Prato

Don Giovanni Nerbini | Don Giovanni Nerbini (al centro) con un gruppo di volontari durante una delle sue iniziative di volontariato a Rignano | parrocchia di Rignano Don Giovanni Nerbini | Don Giovanni Nerbini (al centro) con un gruppo di volontari durante una delle sue iniziative di volontariato a Rignano | parrocchia di Rignano

Don Giovanni Nerbini è il nuovo vescovo di Prato. Prende il posto del vescovo Mauro Agostinelli, che lo scorso 1 gennaio aveva compiuto 75 anni. Continua a cambiare, dunque, il panorama episcopale italiano.

Sono state una serie di nomine molto ravvicinate, che vengono alla vigilia dell’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana del 20 – 23 maggio. Solo la scorsa settimana, Paolo Lojudice è stato nominato arcivescovo di Siena e Giuseppe Schillaci vescovo di Lamezia Terme. Si attenda anche la nomina di un nuovo vescovo a Fabriano – Matelica, dopo la decisione di lasciarne la guida del vescovo Stefano Russo, che ricopre l’incarico di segretario generale della CEI. E non è stato nominato il nuovo vescovo di Alife – Caiazzo, dopo la rinuncia al compimento dei 75 anni del vescovo Agostino Di Cerbo: la diocesi potrebbe essere accorpata.

Papa Francesco ha scelto per Prato, dove è stato in visita nel 2015, un vescovo di prima nomina, Don Giovanni Nerbini.

Classe 1954, del clero della diocesi di Fiesole, è stato insegnante dal 1973 al 1989, quando ha avuto una vocazione adulta. A quel punto, è è entrato nel Seminario diocesano di Fiesole e ha frequentato il corso filosofico- teologico presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze.

Ordinato sacerdote nel 1995, dal 1995 al 1997 è stato vicario parrocchiale di Caldine, dal 1997 al 2007 parroco di Pelago, amministratore di Diacceto e moderatore di quella unità pastorale, dal 2007 al 2015 parroco di San Leone – S. Maria Immacolata a Sociana – S. Clemente e Moderatore dell’Unità Pastorale di Rignano sull’Arno. Dal 2015 è Vicario Generale della diocesi di Fiesole.

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L’annuncio della sua nomina è stato dato nella Cattedrale di Prato dal vescovo uscente Franco Agostinelli e a Fiesole dal vescovo Mario Meini, vicepresidente della Cei per l’Italia centrale, di cui è stato fino ad ora primo collaboratore.