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Don Roberto Cassano, il parroco di Corviale, aspetta Papa Francesco

Don Roberto Cassano |  | San Paolo della Croce Don Roberto Cassano | | San Paolo della Croce

Papa Francesco visiterà domenica 15 aprile - III di Pasqua - la parrocchia romana di San Paolo della Croce. A dare la notizia è il parroco, Don Roberto Cassano, sul portale internet della parrocchia di Corviale. ACI Stampa ha raggiunto e intervistato Don Roberto:

Don Roberto Cassano, quando ha saputo della visita del Papa?

La notizia l’ho ricevuta circa un mese fa. Monsignor Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, mi ha suggerito di mantenere il segreto fino a Pasqua. Soprattutto per vivere la Quaresima non distrattamente. Con una notizia del genere tutto il resto viene messo da parte! Abbiamo dato questa bellissima notizia la notte di Pasqua!

Com’è nata l’idea di questa visita?

A Novembre ho ricevuto la telefonata della Segreteria di Stato per andare a Santa Marta. Naturalmente ho accettato subito e il 9 novembre ho incontrato il Papa. In quell’occasione ho invitato il Pontefice da noi a Corviale e mi ha risposto che gli avrebbe fatto tanto piacere. E da qui è nato tutto. E’ stato più che veloce. Non credevo!

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Don Roberto ci parli della parrocchia di San Paolo Della croce…Quali sono le realtà che presenterà a Papa Francesco?

Sinceramente, dobbiamo ancora stabilire il programma. Da stasera inizieremo ad organizzare la giornata con gli altri collaboratori. Mi piacerebbe far incontrare al Papa le realtà più significative della nostra parrocchia. Sicuramente ci sarà un incontro con i poveri. Noi solo come parrocchia aiutiamo 100 famiglie, sono circa 310 persone. Ci impegniamo per pagare le bollette, gli affitti di chi proprio non ce la fa. Il secondo gruppone che presenterò al Papa sono le persone sole e gli anziani. Il Corviale è un quartiere invecchiato, ci sono tante persone sole. Poi ci sono i malati, malati anche psichici. Ho fatto questa scoperta incredibile, dove c’è tanta povertà economica. c’è anche malattia psicologica. Non parlo di depressione, ma di disagio mentale. Una realtà degradata. Naturalmente ci sarà anche l’incontro con i bambini del catechismo, ci stiamo lavorando!

Don Roberto cosa dirà a Papa Francesco?

Non lo so, ancora non ci ho pensato. Ma sapendolo una persona semplice, non farò discorsi teologici, non voglio pensarci. La sera prima in preghiera, davanti al Signore, ci penserò.

 

 

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