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Dziwisz, Giovanni Paolo II era consapevole che è sempre lotta spietata tra bene e male

Alcuni momenti dell'evento |  | fra Girolamo Staron OFM
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A Pietra Ligure si trova uno dei santuari dedicati alla Madonna del Soccorso. La chiesa attuale sostituì la primitiva cappella, dove si trovava un bell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino, oggi venerata sull’altare maggiore del Santuario. La devozione alla Madonna del Soccorso fu grande e tanti fedeli erano attratti al suo Santuario. All’inizio del XVII secolo la comunità di Pietra, d’intesa con i Principi Doria di Loano, insigni benefattori del Santuario, invitò i Frati Minori, ad officiare e a custodire il nuovo Santuario. Ai frati fu donato un appezzamento di terreno e nell’ottobre del 1606 vi eressero una croce, e iniziarono la costruzione del loro convento, dove due anni dopo vi si trasferirono già alcuni religiosi. Il principe Andrea Doria II, in seguito ad una speciale grazia ottenuta per intercessione della Madonna del Soccorso, fece costruire due cappelle laterali, ingrandire il coro, trasformandolo da circolare a rettangolare, e ampliare il presbiterio. Dopo la II guerra mondiale Pietra Ligure conobbe un rapido sviluppo edilizio, particolarmente intorno al santuario che per ragioni pastorali fu eretto in parrocchia nel 1970. 

La Domenica della Divina Misericordia è stata una giornata molto importante per la comunità parrocchiale del Soccorso: durante la solenne Messa alle ore 11 è stato inaugurato il nuovo altare dedicato proprio alla Divina Misericordia. La celebrazione è stata presieduta da Sua Em.za il card. Stanislao Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e per tanti anni segretario particolare di San Giovanni Paolo II, invitato dal parroco e guardiano, fra Girolamo; concelebrava il vescovo di Albenga-Imperia, mons. Guglielmo Borghetti, e numerosi sacerdoti. 

Nella sua omelia il card. Dziwisz, ringraziando per l’invito, ha detto che portava alla comunità parrocchiale di Pietra Ligure “il dono della preghiera da Cracovia, soprattutto dal Santuario della Divina Misericordia, dove oggi per tutta la giornata si radunano tantissimi fedeli e dove si trova la tomba di santa Faustina. Poco distante è edificato il Centro ‘Non abbiate paura!’, il cui cuore costituisce il Santuario di San Giovanni Paolo II. È stato costruito per perpetuare e approfondire la memoria del Papa che ha introdotto la Chiesa nel terzo millennio della fede cristiana”. L’ex segretario del Papa ha spiegato che insieme alla preghiera portava al santuario le reliquie di due grandi apostoli della Divina Misericordia: “D’ora in poi santa Faustina e san Giovanni Paolo II saranno ancora più presenti nella vita della vostra parrocchia e nelle vostre famiglie. Potete contare sull’intercessione di questi santi in cielo, presso il trono della Misericordia di Dio”. Facendo il riferimento alla consacrazione dell’altare della Misericordia ha aggiunto che “ogni Eucaristia è il più alto dono della Misericordia di Dio. Gesù Cristo si dona a noi. Diventa pane vivo per noi pellegrini in cammino verso l’eternità”.

Nella sua omelia il card. Dziwisz non poteva non ricordare due testimoni per eccellenza di Dio “ricco di misericordia”: santa Faustina, “una suora semplice e umile”, e san Giovanni Paolo II, “un pastore della Chiesa universale”. Ecco che cosa ha detto il Porporato di suor Kowalska: “Negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale, santa Faustina ha offerto al mondo una lezione sull’Amore misericordioso, che è il nome di Dio stesso. Il messaggio, di cui ‘Segretaria” era santa Suor Faustina, trovò terreno fertile. Nel nostro mondo difficile, segnato nel secolo scorso da ideologie atee e disumane, c’era bisogno di un chiaro richiamo all’Amore che si china sull’uomo, che perdona, che libera dalla disperazione e che salva. Era necessario ricordare che senza misericordia non organizzeremo il nostro mondo a misura d’uomo. Era necessario richiamare una frase del Vangelo: ‘Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre Vostro’ (Lc 6,36)”.

Il card. Dziwisz ha ricordato che l’eredità spirituale e il messaggio di suor Faustina è stato raccolto dall’arcivescovo metropolita di Cracovia, Karol Wojtyła, che dal 1978 fu conosciuto in tutto il mondo come Giovanni Paolo II. Il Papa. “Venuto a Roma ‘da un Paese lontano’, da una lotta contro la tirannia del sistema comunista, era particolarmente consapevole del fatto che nel mondo è sempre in atto una lotta spietata tra il bene e il male, e che viene, troppo spesso, calpestata la dignità dell’uomo, il cui destino non sarà salvato da nessuna ideologia, ma solo da Dio misericordioso. Il Porporato ha sottolineato che proprio Lui – san Giovanni Paolo II – ha dato “un contributo decisivo per sensibilizzare tutta la Chiesa all’accoglienza del messaggio della Divina Misericordia. Lo ha fatto elevando suor Faustina alla gloria degli altari attraverso la sua beatificazione e canonizzazione, ponendo una specie di sigillo di autenticità sul messaggio da lei predicato”. Ovviamente non dobbiamo dimenticare che proprio Giovanni Paolo II ha istituito in tutta la Chiesa la festività della Divina Misericordia, nel Santuario di Cracovia, il 17 agosto 2002, ha affidato il mondo intero alla Divina Misericordia e moriva alla vigilia della Festa della Divina Misericordia.

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Il Cardinale ha ricordato le forti parole dell’affidamento del mondo pronunciate da Giovanni Paolo II: „Dio, Padre misericordioso, (…) Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo. ChinaTi su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa’ che tutti gli abitanti della terra sperimentino la tua misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza”.

Il card. Dziwisz ha concluso la sua omelia ricordando le parole del salmista “Canterò senza fine le grazie del Signore” che guidavano le vite di santa Faustina e di san Giovanni Paolo II, augurandosi che “diventino un programma e un compito per ciascuno di noi”. “Oggi, personalmente e collettivamente, diciamo dal profondo del nostro cuore: Gesù, confido in Te! Gesù, confidiamo in Te! Padre misericordioso, abbi pietà di noi e del mondo intero” – ha concluso.

Per Pietra Ligure la consegna delle reliquie di santa Faustina e di san Giovanni Paolo II e la consacrazione dell’altre della Divina Misericordia è stata una grande festa comunitaria alla quale hanno partecipato numerosi fedeli, rappresentanti dell’Ordine dei Frati Minori con il provinciale della provincia di sant’Antonio di Padova, padre Enzo Maggioni, e definitore generale dell’ordine, padre Konrad Cholewa, le autorità locali con il sindaco della città, Luigi de Vincenzi, e i sindaci della zona ed anche i rappresentanti delle Forze Armate.