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E' la festa dei Santi dell’Ordine Francescano

I frati alla Porziuncola |  | Ufficio stampa frati minori Assisi I frati alla Porziuncola | | Ufficio stampa frati minori Assisi

La festa di tutti i Santi dell’Ordine Francescano si celebra il 29 novembre, perché nello stesso giorno del 1223 Onorio III confermò solennemente la Regola di San Francesco, già approvata verbalmente nel 1209 da Innocenzo III.

Da alcuni anni, la sera del 28 novembre – alla vigilia della festa di Tutti i Santi dell’Ordine Serafico – si ritrovano alla Porziuncola i frati minori che vi abitano e i frati minori conventuali del Sacro Convento di Assisi.
Insieme, le due Comunità celebrano i tanti martiri, sacerdoti e laici, vergini e mistici, terziari, frati e suore, uomini e donne che negli ultimi 800 anni hanno vissuto in terra seguendo Gesù Cristo ispirati dall’originale carisma di Francesco d’Assisi.

I frati di Assisi, dunque, radunati dinanzi alla Porziuncola – insieme ai pellegrini presenti in Basilica – hanno pregato insieme il Vespro presieduto da padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento.

Padre Mauro ha suggerito a ciascuno di “mettere in campo” il proprio desiderio di santità, magari accorgendosi della necessità di purificare l’idea di santità che rischia di non corrispondere a quella che vuole e può manifestare il Signore nei suoi fedeli, una santità meno preoccupata di apparire ma che nella sostanza va sempre oltre le aspettative e le misure umane, non di rado troppo basse o tendenti “al risparmio”.

L’altro suggerimento è stato di non aver paura di seguire una santità eroica, capace di gesti coraggiosi e non necessariamente sempre “ben equilibrati”. Una santità spoglia di autoreferenzialità: attraente perché realmente capace del totale rinnegamento di sé. La meditazione si è conclusa con l’invocazione dei santi francescani di tutti i tempi.

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I frati hanno concluso la preghiera del Vespro rinnovando insieme la professione religiosa emessa proprio su quella Regola scritta da Francesco d’Assisi nel 1223, la cui copia originale è custodita tra le più preziose reliquie della Basilica di San Francesco.