Incontro ecumenico in nome di Jan Hus a seicento anni dalla morte per Papa Francesco. che ha ricevuto i rappresentati della Chiesa cecoslovacca hussita e della Chiesa evangelica dei Fratelli cechi, a Roma per celebrare, presso le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, una Liturgia di Riconciliazione in occasione del seicentesimo anniversario della morte del riformatore ceco.

Il Papa ha sottolineato che “molte dispute del passato chiedono di essere rivisitate alla luce del nuovo contesto in cui viviamo, e accordi e convergenze saranno raggiunti se affronteremo le tradizionali questioni conflittuali con uno sguardo nuovo”. E ha ricordato che 1999, san Giovanni Paolo II ha espresso il suo «profondo rammarico per la crudele morte [a lui] inflitta», e lo ha annoverato tra i riformatori della Chiesa. Uno studio da continuare  senza condizionamenti di tipo ideologico, come ricordò Benedetto XVI a Praga nel 2009.

Il Papa ha citato anche i documenti del Concilio e ricordato che “la comunione visibile tra i cristiani renderà sicuramente più credibile l’annuncio.” Perché è “rispondendo alla chiamata di Cristo ad una continua conversione, di cui tutti abbiamo bisogno, possiamo progredire insieme nel cammino della riconciliazione e della pace.” Ed ha concluso: “mi unisco spiritualmente alla Liturgia penitenziale che celebrerete qui a Roma. Dio, ricco di misericordia, ci conceda la grazia di riconoscerci tutti peccatori e di saperci perdonare gli uni gli altri.”