La Chiesa locale di El Salvador ha lanciato forte appello di riconciliazione: “Chiamiamo tutti i fedeli a rafforzare la propria fede e a mantenere viva la speranza, confidando nella misericordia divina”, ha fatto sapere l’arcivescovo di San Salvador, Josè Luis Escobar, nel corso della Messa nella cattedrale della capitale in occasione dei festeggiamenti per il patrono.

Di domenica scorsa l’appello del Papa per El Salvador, “dove negli ultimi tempi si sono aggravati i disagi della popolazione a causa della carestia, della crisi economica, di acuti contrasti sociali e della crescente violenza”.

“Incoraggio – aveva detto dopo la recita dell’Angelus Papa Francesco - il caro popolo salvadoregno a perseverare unito nella speranza, ed esorto tutti a pregare affinché nella terra del beato Oscar Romero rifioriscano la giustizia e la pace”.

Una situazione che si sta facendo sempre più tesa quella nel piccolo Stato. Solo negli ultimi 10 giorni sono stati uccisi cinque autisti dei pullman. Sono le ultime delle circa 2.865 persone sono state assassinate nella prima metà dell'anno, cifra molto più alta che i 1.840 dello stesso periodo del 2014.

Questi livelli di violenza, che presuppongono una media di 15,8 omicidi ogni giorno, sono principalmente imputabili ad attività delle bande (o "maras"), che hanno circa 72.000 membri.