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Fra Giovanni il semplice: grande agli occhi di Dio e di San Francesco

San Francesco e i suoi compagni |  | fratellofrancesco.org San Francesco e i suoi compagni | | fratellofrancesco.org

Nelle Fonti francescane troviamo il compendio più completo della vita del serafico padre San Francesco. Tra le tante raccolte ivi comprese, sono compendiate anche le storie dei singoli seguaci del Poverello di Assisi. Tra questi vi è anche il racconto della vocazione della vita di Fra Giovanni detto il semplice.

Questo straordinario personaggio era intento nella campagna (probabilmente vicino ad Assisi) ad arare i buoi, mentre passò di lì San Francesco. 

Novità? fama del santo? Curiosità? Non lo sappiamo, però conosciamo cosa fece l'uomo. Senza indugio, chiese al santo di accoglierlo fra i frati.

Francesco, vista la semplicità di questo, si rallegrò e lo invitò a vendere i suoi averi ed a seguirlo.  Giovanni era un contadino ed aveva solo due buoi (per giunta nemmeno suoi ma della famiglia) quindi, uno lo regalò (cioè la sua parte di eredità) a Francesco ed adempiuto ciò segui il Serafico padre. All'udire ciò, la famiglia si contrariò per aver perso quel capo di bestiame, unico strumento di lavoro per il nucleo familiare, al che Francesco riconsegnò quello avuto da Giovanni.

Francesco, da vero testimone di Cristo e della povertà, era disinteressato ai beni ma non a Giovanni, vero discepolo del Cristo.

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L'uomo venne preso da Francesco e faceva tutto ciò che faceva il santo, allorchè San Francesco gli disse di non imitarlo ma, semplicemente, seguire la Regola. Le Fonti dicono che se il santo alzava le braccia anche Giovanni lo faceva. 

Di lì a poco mori e San Francesco parlava di lui come di Giovanni il santo perchè sapeva che aveva raggiunto la vita eterna.

Una vita breve e per lo più sconosciuta. 

Questa esistenza umile è di una straordinaria freschezza ed autenticità evangelica. Giovanni non ha usato metodi particolari ma ha sentito la voce dello spirito di Cristo che lo invitava.

Semplice, povero e senza istruzione era il più sapiente di tutti perchè cambiò la sapienza umana per quella divina.