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Gli ordini monastici e il coronavirus, le Brigidine proseguono la loro missione apostolica

A colloquio con Madre Fabia Kattakayam la Abadessa generale indiana che guida un ordine nato in Svezia e oggi diffuso in tutto il mondo

Madre Fabia con Papa Francesco  |  | Brigidine
Madre Fabia con Papa Francesco | | Brigidine
Madre Fabia con il cardinale di Stoccolma Arborelius |  | Brigidine
Madre Fabia con il cardinale di Stoccolma Arborelius | | Brigidine

Indiana del Kerala, di famiglia cattolica classe 1962, entra nel noviziato delle Brigidine a Marikunnunel 1982. Madre Fabia Kattakayam dal 2016 è la Abadessa Generale del suo ordine. Il tre marzo scorso ha affrontato con le sue consorelle la scomparsa di chi l’ha preceduta, madre Tekla Famiglietti, abbadessa che ha segnato la vita dell’Ordine del SS. Salvatore di Santa Brigida.

E contemporaneamente l’emergenza coronavirus che per un ordine monastico dedito all’accoglienza è particolare.

Alberto Carosa ha chiesto a Madre Fabia come hanno affrontato la perdita di Madre Tekla:

“La Madre ha lavorato tanto per aumentare la fama della Santa Madre Brigida; la sua instancabile opera e il suo coraggio hanno contribuito alla proclamazione di Santa Brigida a Compatrona d'Europa. La filiale devozione e l'amore verso la S. Madre Elisabetta, li ha espressi nel suo costante lavoro per promuovere e portare a termine la Beatificazione e la Canonizzazione della nostra santa Fondatrice. Sotto la guida competente e saggia della nostra carissima Madre, il nostro Ordine ha raggiunto una fama mondiale”.

 

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Come state vivendo questa situazione di emergenza?

“Per la prima volta nella nostra vita ci capita di trovarci in uno stato di emergenza, e non solo qui in Italia, ma in più nazioni diverse. In alcune parti del mondo anche qualche nostra sorella è stata contagiata e tutte noi non sappiamo fino a quando saremo risparmiate dal contagio. Grazie alla possibilità delle comunicazioni, possiamo essere in contatto con tutti, esprimendo parole di incoraggiamento e promettendo le nostre preghiere e la nostra vicinanza”.

Come si svolge ora la vita monastica nella vostra casa religiosa?

La vita monastica, svolta tra preghiera e lavoro all'interno della comunità, non ci fa sentire molto lo stato di emergenza, anche perché in genere non uscivamo se non per necessità. Così è infatti delineato il nostro tipo di vita, come quello della casa di Nazareth, che la Santa Madre Elisabetta Hesselblad volle dare a noi a modello della nostra vita quotidiana: "preghiera, lavoro e sacrificio". La nostra comunità brigidina di Piazza Farnese è composta da 32 membri, tra suore professe e formande. Il nostro tipo di vita ci permette di vivere insieme le Ore liturgiche della Chiesa, distribuite nell'arco della giornata: Lodi mattutine, Ufficio delle Letture, Ora Media, preghiera dei Vespri e Compieta, oltre alla Celebrazione Eucaristica, all'Adorazione e alla meditazione; le sorelle quindi sono in preghiera per circa 5 ore al giorno. Siamo consapevoli dell’immenso valore della preghiera per implorare l'aiuto del Signore e la salvezza delle anime.

Ci rammarichiamo del fatto che i laici non possono partecipare alle preghiere con noi in chiesa, ma per il bene comune dobbiamo tenerla chiusa. Viviamo tutte le iniziative e le preghiere che ci propone la nostra diocesi di Roma in questo periodo di particolare necessità e abbiamo aggiunto alcune preghiere a quelle di ogni giorno. Anche noi ora siamo private del sacerdote, per cui partecipiamo alla Santa Messa celebrata dal Santo Padre ogni mattina alle ore 7.00, che viene trasmessa in tv. In seguito poi abbiamo la possibilità di comunicarci, avendo le particole consacrate, custodite nel tabernacolo.

Naturalmente la nostra attività di accoglienza è chiusa, ma una comunità religiosa potrà ideare molte altre attività, infatti abbiamo organizzato la lettura e 1o studio della Sacra Scrittura e della spiritualità cristiana, in particolare degli scritti delle nostre sante Madri Fondatrici, Brigida ed Elisabetta. Affidiamo al Signore Risorto l'intera causa dell'umanità. Lui riversi su tutti la sua misericordia, su chi vive la paura e l'angoscia, soffre fisicamente e moralmente, soffre il soffocamento di una chiusura causata dallo stato di emergenza e dalla malattia. Il Cristo Risorto ci consoli e illumini la nostra vita con la Sua pace, la Sua luce e la Sua grazia!”

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E non si ferma l’impulso apostolico tanto che la Madre Fabia pensa a nuove case dell’ Ordine:

All’inizio della mia elezione ad Abbadessa, pensavo di occuparmi piuttosto del consolidamento di tante case già esistenti e operanti. Ma mi sono giunte nuove possibilità e occasioni per cui, in spirito di fede e confidando nella volontà di Dio, mi sono dedicata, insieme al Consiglio Generalizio, ad un’opera di discernimento per venire incontro alle varie richieste. Così, all'inizio di quest'anno abbiamo aperto una nuova casa negli Stati Uniti, nello Stato dell’Ohio, a Columbus, e un'altra in India, ne1 Kerala. Il monastero in USA è la seconda casa, dopo quella fondata dalla Santa Madre Elisabetta nel 1957, nello Stato del Connecticut.

A Columbus le Sorelle sono impegnate nella preghiera liturgica, particolarmente nell'Adorazione Eucaristica quotidiana, prolungata nel corso dell’intera giornata e qualche volta anche durante la notte; inoltre le Sorelle aiutano a preparare il cibo per i poveri in alcuni giorni della settimana; quando poi sarà pronta la parte della casa destinata all'ospitalità, accoglieremo anche ospiti di passaggio in quella città.

Inoltre, è in corso un progetto in Spagna, dove stiamo lavorando per la riapertura di uno dei monasteri brigidini spagnoli, fondati nel 1600 dalla Venerabile Marina di Escobar, chiuso qualche anno fa per mancanza di membri. Questo monastero di Azkòitia, visitato anche dalla S. Madre Elisabetta nel 1909, durante i suoi viaggi per conoscere la spiritualità brigidina, custodiva la vita e la tradizione brigidina da 32l anni; esso si trova nei paesi Baschi, vicino a Loyola.

Infine, abbiamo anche un altro progetto in India, nello Stato del Karnataka. Affidiamo al Signore queste espansioni dell'Ordine e preghiamo che diventino sempre più dei Centri di spiritualità e di preghiera insieme allo svolgimento di quelle attività permesse dal nostro carisma.