Advertisement

I Papi e la telecamera, il mondo comunicativo del pontificato da Pio XII a Francesco

Un libro raccoglie i momenti significativi dei Papi in tv e ne legge il significato

Le telecamere riprendono una cerimonia pontificia |  | pd Le telecamere riprendono una cerimonia pontificia | | pd

Oggi ci sembra normale vedere il Papa in tv. Ore di immagini durante i viaggi del Papa, udienze, incontri e interviste. Ma come sia sviluppato nel corso dei decenni la attitudine dei Pontefici a stare davanti alla telecamera?

Tutti ricordiamo Giovanni Paolo II e il suo modo inimitabile di catturare la attenzione delle telecamere, o ancora le immagini filmate di Papa Leone XIII davanti alla macchina da presa, ma c’è ancora molto da comprendere.

É questo lo scopo del libro della giornalista Martina Luise : “I Papi di fronte alla telecamera da Pio XII a Francesco” edito da Aracne.

Nella prefazione il cardinale Parolin ripercorre alcuni momenti significativi e Sergio Zavoli nella introduzione riflette sulla capacità degli uomini di Chiesa di saper affrontare le novità e Raniero La Valle nelle conclusioni ricorda quello che significò anche in questo settore il Concilio Vaticano II.

Il libro però è molto più che dotte citazioni, si tratta di un vero percorso storico nel rapporto Papi e mezzo televisivo.

Advertisement

A cominciare dal passaggio di Pio XII dall’uso della radio che per il suo pontificato fu fondamentale, alla tv. Un passaggio difficile che però aveva perfettamente compreso il senso dell’utilizzo dei media per la vita cattolica.

Lo stile di Papa Roncalli e i primi grandi eventi in diretta, e poi la storia di  Paolo VI con i suoi viaggi accompagna il lettore al grande impatto di Giovanni Paolo II. Con lui è la “tv che guarda il Papa”.

E poi Benedetto XVI il primo Papa a partecipare ad un programma televisivo con risposte alle domande dei bambini.

Infine Francesco con il suo stile informale attento però alla immagine in tv e conscio dell’impatto dei sui gesti trasmessi in diretta mondiale tanto da chiedere scusa in tv di un suo gesto di impazienza come è successo lo scorso 1 gennaio.

Il libro si avvale di interviste e citazioni e di molti “racconti” di certi momenti televisivi che hanno segnato la storia.