“Guardando all'ordine del giorno, sia dell'incontro dei vescovi che dell'incontro dei sindaci, credo che noi abbiamo un buon elenco di quelli che sono i veri profondi problemi che oggi dobbiamo affrontare. Il problema climatico anzitutto con la grave crisi soprattutto dell'acqua, il problema della giustizia sociale e della dignità della persona umana che non sempre e ovunque rispettata. I problemi delle migrazioni che nel Mediterraneo si manifestano anche con questa grande tragedia dei morti in mare che cercano di raggiungere le sponde nord del Mediterraneo stesso. Poi anche il problema di quello che è il ruolo delle religioni nelle società perché non in tutte le società è dato spazio all'esperienza religiosa cristiana, ma anche di altre religioni, in modo adeguato mentre noi pensiamo che ogni comunità di fede abbia dei doveri nei confronti delle comunità civili ma anche dei diritti da rivendicare in esse per poter portare il loro contributo alla vita sociale di tutti”. Così il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, illustrando a EWTN l’incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo che si terrà nel capoluogo toscano dal 23 al 27 febbraio prossimi e che vedrà il Papa celebrare la Messa conclusiva.

“Voglio dire grazie al Santo Padre – aggiunge il Cardinale Betori - che verrà in questi giorni a Firenze, al Cardinale Gualtiero Bassetti che è un prete di Firenze e che attualmente è Arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale italiana che ha voluto questo incontro proprio qui a Firenze”.

Sul tema migratorio l’Arcivescovo di Firenze spiega: “il Papa ce lo ricorda: occorre integrare e questo è un altro sforzo che noi stiamo facendo. Tutto questo si inquadra all'interno di un'attenzione a tutte le situazioni di povertà, di emarginazione che noi seguiamo”.

Non è mancato il riferimento a Giorgio La Pira, sindaco di Firenze negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, e dichiarato venerabile dalla Chiesa. “La Pira – ricorda il porporato - nasce come studioso del diritto romano e lì trova gli spunti per quello che poi sono i principi dei diritti fondamentali della persona umana, quelli riconosciuti dall'Onu come appunto i diritti della persona. Ebbene lui proprio questa sua preparazione dottrinale la esplica poi in quello che sarà il suo primo servizio alla società che sarà quello di padre costituente cioè uno di coloro che furono chiamati a scrivere la Costituzione Italiana ed egli ha dato un contributo decisivo e lo si può leggere tra le righe. Questo è il suo contributo nei primi quindici articoli della Costituzione che sono quelli appunto fondamentali sui diritti della dignità della persona, i diritti sociali e così via”.