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Il Cardinale Sandri: “Conoscere il passato per apprezzare le tradizioni e non dimenticare”

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E’ stato presentato ieri, presso la Delegazione della Custodia di Terra Santa per l'Italia, il libro che racconta la ricca ed unica storia della Chiesa Ortodossa Tawāḥedo d’Etiopia (2 tomi indivisibili) di Alberto Elli, frutto di anni di ricerca e di studio. Alla presentazione era presente anche il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che espresso “sincero apprezzamento” per l’erudita opera.

“Penso sia bello pensare che oggi in cielo – commenta il Cardinale Prefetto -  ci sia qualcuno che sorrida e si compiaccia per il lavoro realizzato da suo fratello, proprio grazie a questo amore alla Chiesa e ai più poveri: mi sembra giusto onorare la memoria di Padre Luigi Elli, missionario vincenziano e gemello di Alberto, morto in seguito un incidente stradale all’età di 49 anni, nel 2001, in Madagascar, Paese a cui io pure sono molto legato per aver prestato i primi tre anni dal mio ingresso nel servizio diplomatico della Santa Sede, dal 1974 al 1977”.

Per il Cardinale Sandri “l’esigenza di conoscere il proprio passato e quello di popoli e Nazioni del mondo, consente di apprezzare la ricchezza delle tradizioni che ci hanno preceduto, ma anche di non dimenticare le pagine di male inferto e subito perché non abbiano più a ripetersi: penso ad alcuni episodi della dominazione coloniale, anche in Etiopia, per esempio”. “Lo stesso cammino della Chiesa cattolica – continua il Cardinale Sandri -  è stato un aprirsi ad una progressiva consapevolezza della sua identità “unita e plurale” come sancito dai testi autorevoli del Concilio Ecumenica Vaticano II, superando il modello di riduzione universale per secoli rappresentato dalla Chiesa latina, accanto alla quale riscoprire tutte le antiche chiese orientali che hanno mantenuto e ripristinato nel corso dei secoli la piena comunione con il Successore dell’Apostolo Pietro, il Papa”.

C’è anche qualcosa dell’Etiopia in Vaticano. E il Cardinale Prefetto lo ricorda durante la presentazione: “Capita a molti tra coloro che passeggiano nei Giardini Vaticani, di imbattersi nei volti di alcuni giovani sacerdoti e seminaristi provenienti dall’Africa: sono gli studenti provenienti dall’Etiopia e dall’Eritrea ospitati presso il Pontificio Collegio Etiopico, ora affidato dalla Congregazione per le Chiese Orientali all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini”.

Il cardinale Sandri conclude infine il suo intervento: “Sentiamoci tutti invitati, partendo dalla lettura di questo testo, a compiere un viaggio interiore ed ecumenico, e magari a deciderci ad andare di persona in Etiopia: saremo accolti da comunità in festa, che offrono al termine della celebrazione agli ospiti un grande pane con sale, da spezzare e condividere, e quando ti fanno entrare in casa ti onorano tostando del caffè al momento e pongono del prezioso incenso etiope sulle braci perché si diffonda la sua intensa fragranza. Gesti semplici e tradizionali, gesti innestati sulla grande tradizione cristiana della terra di Etiopia, che vive nella semplicità del quotidiano il detto evangelico “ero straniero, e mi avete accolto”.

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