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Il Festival Francescano a Bologna, primo evento italiano dedicato alla Laudato si'

Il Festival Francescano del 2012 |  | Festival Francescano Il Festival Francescano del 2012 | | Festival Francescano

La enciclica di Papa Francesco Laudato sì ha avuto una grande successo mediatico. In America Latina il testo è stato molto citato nei discorsi di personaggi pubblici che hanno accolto il Papa come di vescov, sacerdoti e fedeli. Ma il primo grande evento pubblico italiano sui temi Papa Francesco sull’ecologia si svolgerà a Bologna tra il 25 e il 27 settembre. E’ il  Festival Francescano, che in Piazza Maggiore prevede un centinaio di iniziative gratuite tra conferenze, workshop, incontri con l’autore, attività per bambini, spettacoli, momenti dedicati alla spiritualità. E si parlerà di quella terra che è soprattutto sorella come ricorda il manifesto scientifico dell’evento.

Del comitato scientifico fanno parte Fra Fabio Scarsato, Direttore del mensile Messaggero di sant’Antonio; suor Maria Gabriella Bortot, Vicepresidente del Movimento religiose francescane; Remo Di Pinto, Presidente del Movimento francescano italiano; fra Francesco Patton, Presidente della Conferenza dei Ministri Provinciali dei Minori; suor Mary Melone, Magnifico Rettore dell’Antonianum di Roma e fra Prospero Rivi, Segretario del Movimento francescano italiano. Il “manifesto”  ha il pregio di fare chiarezza sul rapporto tra spiritualità francescana e custodia del Creato.

Il 29 novembre del 1979, Papa Giovanni Paolo II proclamò il Santo di Assisi “Patrono dell’ecologia” poiché, come si legge nella bolla papale: “Ebbe infatti un profondo apprezzamento per tutte le opere del Creatore e, quasi mosso da ispirazione divina, compose il bellissimo Cantico delle Creature”. Anche per questo, e per molti aneddoti sulla sua vita come ad esempio le celeberrime prediche al lupo e agli uccellini, Francesco viene universalmente considerato “amico della natura”. Ma è soltanto così?

Per non incappare in troppo facili interpretazioni, urge chiarire la differenza terminologica tra “natura” e “creato”, categoria che da un lato segna l’infinita distanza tra il Creatore e la creatura, ma dall’altro ne fa emergere la radicale vicinanza e la sostanziale fraternità di tutte le realtà create. In questa accezione, ecco perché la terra diventa, più che madre, “sora nostra madre terra”. Francesco non ama semplicemente la bellezza della natura per sé, ma in quanto lo rimanda a, “contiene” altro. “Le creature- si legge nel manifesto- non sono semplicemente, come direbbe il platonismo, un limite da superare per andare a Dio: sarebbe questa un’idea alquanto “consumistica” e utilitaristica del nostro approccio ad esse. Senza evidentemente banalizzare il fatto che è proprio anche attraverso di esse che Dio si prende cura delle sue stesse creature, uomini e donne compresi: Dio si serve del sole per illuminarci, riscaldarci attraverso il fuoco, dissetarci attraverso l’acqua, nutrirci attraverso i frutti della sorella madre terra. Per il francescano Dio è là, sotto mille forme, nel senso che non crea per ritirarsi poi nel suo regno, ma dimora tra le sue creature, suo autentico altare.”

Da queste riflessioni nascono le linee guide del programma del Festival 2015.

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Una linea è la riflessione “sul Cantico delle Creature, la prima poesia della lingua italiana, è stato scritto molto. Il testo sarà analizzato trovando nuove ed accattivanti chiavi di lettura. Spazio anche all’approfondimento culturale sul concetto di terra: da “gaia” a “sorella””. C’è la linea spirituale “dal testo biblico alla nuova enciclica di Papa Francesco sull’ecologia, il contributo del Cristianesimo sul rapporto con il Creato”. La riflessione scientifica dedicata alle  energie rinnovabili, consumo delle risorse, spreco, cibo; il contributo di Festival Francescano ai temi di Expo 2015. Ovviamente uno dei punti forti della riflessione è quello sociale “popoli in pace e in guerra, custodia del creato attraverso nuovi stili di vita sostenibili e testimonianze di uomini che fanno la differenza. Come passare dal “non appropriarsi” al “prendersi cura”?
Proprio come ha scelto di fare Papa Francesco nel nuovo documento sulla “cura della casa comune”, anche Festival Francescano fonda la riflessione su quello splendido esempio di contenuti teologici e poetici che è il Cantico delle Creature di san Francesco. Venerdì 25 settembre, nella mattinata, si terrà infatti un convegno sul “Cantico” al quale parteciperanno i professori Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna; Jacques Dalarun, autore dell’eccezionale scoperta di una nuova Vita di san Francesco; il preside del Seraphicum di Roma Domenico Paoletti e il poeta Alberto Bertoni.
Contemporaneamente, il Festival condivide a gran voce il messaggio di custodia del creato; affidandosi a personalità che hanno testimoniato la possibilità di cambiamento attraverso l’adozione di stili di vita sostenibili: Andrea Segrè, ideatore del progetto “Last Minute Market”; Donatella Bianchi, presidentessa WWF Italia; Alex Zanotelli, missionario che porta avanti molte battaglie civili come quella per l’acqua bene pubblico e un ospite speciale: il chimico Vincenzo Balzani che si occupa, in particolare, del delicato tema dell’energia. In questo contesto, s’inserisce anche un corso di formazione per giornalisti, in programma il venerdì pomeriggio, sull’etica della comunicazione ambientale, ideato da Roberto Zalambani, al quale parteciperanno fra Ugo Sartorio, Carlo Cacciamani e Wittfrida Mitterer.


In serata la città di Bologna, rappresentata dal Sindaco Virginio Merola, accoglierà ufficialmente il Festival; a seguire aperitivo francescano e concerto di cori ecumenici.
Interessanti conferenze anche nella giornata di sabato 26, tra le quali quella dello storico del Cristianesimo Alberto Melloni, del filosofo Massimo Cacciari, della teologa Lidia Maggi e del regista Pupi Avati. Soprattutto si accende l’animazione di piazza con una dozzina di workshop (sui diritti umani, sul cibo nella Bibbia e nelle feste religiose, su come rispettare la natura e molto altro) e numerose attività d’intrattenimento per i più piccoli.


Alla sera, l’evento nell’evento: uno spettacolo inedito, di grande impatto artistico, sarà una coinvolgente sinfonia di lode delle creature al Creatore. Si tratta della “Earth Mass”, opera dello statunitense Paul Winter, che mescola testi biblici e liturgici (partendo dal Cantico delle Creature di san Francesco) a stili musicali diversi; prevedendo anche l’uso di suoni registrati, in special modo versi di animali. Festival Francescano sceglie un parterre d’interpreti di grande bravura, di grande sensibilità e molto vicini al pubblico come Chiara Galiazzo, Giovanni Caccamo, Amanda Sandrelli per le parti recitate e Gek Tessaro, i cui disegni animeranno la facciata della Cattedrale di san Petronio. Coro ed ensemble strumentale dell’Istituto diocesano di Musica e Liturgia di Reggio Emilia, diretto da Giovanni Mareggini.


Il programma di domenica 27 assume una connotazione internazionale, con la lectio magistralis di Romano Prodi sul continente africano e si chiude ribadendo il messaggio di Papa Francesco con l’approfondimento del testo dell’enciclica a cura di Michael Perry, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori e Giuseppe Caffulli, direttore della rivista Terrasanta.
Anche nella giornata di domenica proseguono gli incontri con l’autore (una decina in totale), nati dalla collaborazione con le case editrici, in particolare: il Mulino, Zanichelli, EMI, EDB, Messaggero di Padova, Edizioni Terra Santa e la Libreria Coop.Ambasciatori.