“Vi auguro che crescano sempre più sentimenti fraterni e maturi un’autentica ospitalità del cuore, così che, mentre peregriniamo insieme verso il Regno, siamo sospinti a intraprendere passi più coraggiosi e concreti verso la piena comunione”. E’ l’augurio particolare che Papa Francesco esprime nella lettera scritta per il XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa organizzato dalla Comunità di Bose, dal 6 al 9 settembre.

Il tema di questo anno è “Il dono dell’ospitalità”. All’evento ci saranno gli interventi del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e del Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, Theodoros II, Molti i temi: la tradizione dell’oriente cristiano, l’insegnamento dei padri, l’esempio del monachesimo, ma anche le esperienze delle chiese ortodosse oggi, che aiuteranno a ridestare la coscienza dei cristiani rispetto al dramma attuale dell’immigrazione.

“Il tema di quest’anno, il dono dell’ospitalità – spiega il Pontefice - è suggestivo e attuale. È vero, l’ospitalità è un dono, un dono che abbiamo anzitutto ricevuto: siamo ospiti di un mondo per noi creato e che va custodito, ma siamo pure di passaggio quaggiù, stranieri in terra, perché ospiti invitati e attesi nei cieli, dov’è la nostra cittadinanza”.