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Il Papa: "Condivisione e conversione attraverso gesti concreti"

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Dopo aver aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per la recita dell’Angelus.

Commentando il Vangelo della III Domenica di Avvento il Papa ha ripreso la domanda rivolta a Giovanni Battista: Che cosa dobbiamo fare? Il Battista invita alla condivisione e alla conversione “che si manifesta in impegni concreti di giustizia e di solidarietà. E’ la strada che Gesù indica in tutta la sua predicazione: la strada dell’amore fattivo per il prossimo”. “E il monito agli esattori delle tasse è chiaro – dice a braccio Francesco – non fare tangenti!”.

Nessuno è escluso dalla strada della salvezza perché “Dio è ansioso di misericordia”. Anche oggi – aggiunge il Papa – “occorre convertirsi, bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà: sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana”.

La III Domenica di Avvento è la domenica della gioia: “chi si converte sente, la gioia. Oggi ci vuole coraggio a parlare di gioia, ci vuole soprattutto fede! Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita. La nostra gioia deriva dalla certezza che il Signore è vicino”.

Al termine della recita dell’Angelus Francesco ha parlato dell'accordo "da molti definito storico" al vertice sul clima di Parigi. "Servirà - ha ammonito il Pontefice - generosa dedizione ed impegno. Auspicando attenzione per i popoli più vulnerabili, esorto tutta la comunità internazionale a proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso con una solidarietà sempre più fattiva".

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Il Papa ha anche ricordato l’avvio a Nairobi, il 15 dicembre,  della “Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Internazionale del Commercio. Mi rivolgo ai Paesi che vi parteciperanno, affinché le decisioni che saranno prese tengano conto dei bisogni dei poveri e delle persone più vulnerabili, come anche delle legittime aspirazioni dei Paesi meno sviluppati e del bene comune dell’intera famiglia umana”.

Concludendo Papa Bergoglio ha ricordato che “oggi in tutte le cattedrali del mondo si apriranno le Porte Sante, perché il Giubileo della Misericordia possa essere vissuto pienamente nelle Chiese particolari. Auspico che questo momento forte stimoli tanti a farsi strumenti della tenerezza di Dio. Come espressione delle opere di misericordia, saranno aperte anche le Porte della Misericordia nei luoghi di disagio e di emarginazione. A questo proposito, saluto i detenuti delle carceri di tutto il mondo, specialmente quelli del carcere di Padova, che oggi sono uniti a noi spiritualmente per questo momento di preghiera, e li ringrazio per il dono del concerto”.

Un saluto speciale, infine, il Papa lo ha rivolto “alla Fondazione Dispensario Santa Marta in Vaticano: ai genitori con i loro bambini, ai volontari e alle Suore Figlie della Carità; grazie per la vostra testimonianza di solidarietà e di accoglienza! E saluto anche i membri del Movimento dei Focolari insieme ad amici di alcune comunità islamiche. Andate avanti con coraggio nel vostro percorso di dialogo e di fraternità perchè tutti siamo figli di Dio”.