Città del Vaticano , domenica, 16. novembre, 2025 12:17 (ACI Stampa).
Papa Leone XIV subito dopo aver celebrato la Messa per il Giubileo dei poveri si affaccia alla finestra dello studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l’Angelus con i fedeli in Piazza San Pietro. Questa mattina le autorità competenti hanno contato 20.000 pellegrini. Prima della preghiera mariana il Papa riflette sul Vangelo odierno.
“Il Vangelo di oggi ci fa riflettere sul travaglio della storia e sulla fine delle cose. “Il suo appello è molto attuale: purtroppo, infatti, riceviamo quotidianamente notizie di conflitti, calamità e persecuzioni che tormentano milioni di uomini e donne. Sia davanti a queste afflizioni, sia davanti all’indifferenza che le vuole ignorare, le parole di Gesù annunciano però che l’aggressione del male non può distruggere la speranza di chi confida in Lui. Più l’ora è buia come la notte, più la fede brilla come il sole”, dice il Pontefice.
“Per due volte, infatti, Cristo afferma che “a causa del suo nome” molti subiranno violenze e tradimenti, ma proprio allora avranno l’occasione di dare testimonianza. Sull’esempio del Maestro, che sulla croce rivelò l’immensità del suo amore, tale incoraggiamento ci riguarda tutti. La persecuzione dei cristiani, infatti, non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica. Soprattutto quando siamo oppressi da questi mali, fisici e morali, siamo chiamati a dare testimonianza alla verità che salva il mondo, alla giustizia che riscatta i popoli dall’oppressione, alla speranza che indica per tutti la via della pace”, dice Papa Leone XIV.
“Le parole di Gesù attestano che i disastri e i dolori della storia hanno un termine, mentre è destinata a durare per sempre la gioia di coloro che riconoscono in Lui il Salvatore”, continua il Papa prima della preghiera mariana.
“Carissimi, lungo tutta la storia della Chiesa, sono soprattutto i martiri a ricordarci che la grazia di Dio è capace di trasfigurare perfino la violenza in segno di redenzione. Perciò, unendoci ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per il nome di Gesù, cerchiamo con fiducia l’intercessione di Maria, aiuto dei cristiani. In ogni prova e difficoltà, la Vergine Santa ci consoli e ci sostenga”, conclude infine il Papa.




